Ricca e sfaccettata l’offerta del multisala Astoria di Ravenna, che ha riaperto
E’ partita con l’opera, giovedì 13 col Nabucco diretto da Riccardo Muti alla Scala di Milano, la nuova programmazione del cinema teatro Astoria, che ha appena riaperto le sue sale dopo un lungo periodo di latenza cominciato nel novembre 2012. Come da prassi ormai diffusa per i multisala – e documentata su queste pagine solo poche settimane fa – l’Astoria non si accontenterà di una programmazione canonicamente cinematografica, ma insieme ai titoli di grande richiamo punterà su cinema d'essai, rassegne, opera e concerti, il tutto ospitato in sale che usufruiscono di proiettori di ultima generazione a 4k. Il cartellone è tuttora in via di definizione ma l’idea dei titolari – gli stessi del Cinemacity – è quella di far diventare l’Astoria un vero e proprio centro culturale, che lavorerà in partnership con il Ravenna Festival per portare nella multisala balletti e spettacoli. Ci sarà poi una retrospettiva ideata dallo scrittore ravennate Dedi Baroncelli, che accompagnerà gli spettatori in viaggi nella storia del cinema, e una rassegna di documentari sulla cooperazione curata dalla casa produttrice CinemaRicerca di Ostia.
Spazio inoltre alla musica, e non solo sullo schermo. Il 22 marzo è infatti annunciato il concerto dal vivo dei Floyd Machine, scelto con oculatezza dato che la tribut-band dei Pink Floyd si esibisce con l’ausilio di luci e scenografie psichedeliche.
Un’altra novità sarà la presenza di un punto ristorazione, che nei prossimi mesi offrirà prodotti selezionati, dall'aperitivo prima del film fino a finger food e «menù à la carte».
Infine l'arte, e questa in fondo è una tradizione all’Astoria, che ospiterà nei suoi corridoi anche mostre ed esposizioni, a partire dalla collezione di cartoline d'autore dello scenografo, pittore e illustratore Ivan Jakovlevič Bilibin, originariamente parte della storica collana voluta dalla granduchessa Eugenia Maksimilianovna di Oldenburgo alla fine del 1800.