Al teatro Filodrammatici di Faenza Il dialetto protagonista coi «Lõn ad Mêrz»

La Filodrammatica Berton in collaborazione con l’Associazione Schürr e il settimanale «setteserequi» per il secondo anno consecutivo promuovono i «LÕN ad MÊRZ». Incontri con e sul dialetto romagnolo aperti e gratuiti, con il solo vincolo della registrazione. Gli incontri si svolgeranno al teatro dei Filodrammatici di Faenza, viale Stradone 7, con accesso dal parcheggio dell’Ospedale civile, nei cinque lunedì di marzo alle ore 20.30. Durante le serate si cercherà di parlare del dialetto in dialetto, come quasi mai avviene nei convegni che lo hanno per tema. Verranno trattati vari aspetti della lingua romagnola: i problemi di traduzione dal dialetto all’italiano e viceversa, il rapporto tra parole e cose nella cultura contadina romagnola, l’uso politico del dialetto nel settimanale «Il piccolo» dei primi anni del ‘900. L’ultimo incontro sarà in omaggio a Masì Piazza nel decennale della scomparsa e gli attori della Berton lo ricorderanno a modo loro.
Dopo una breve introduzione teorica svolta dai conduttori, si inviteranno i presenti a una parte pratica fatta di interventi sull’argomento della serata, di esercitazioni di dizione e scrittura dialettale e traduzione.
«Maestro di cerimonie» di tutti gli appuntamenti è Giuliano Bettoli, che inviterà gli astanti a cercare di esprimersi nel solo dialetto e ad aprire e chiudere con una «Canta» romagnola.
Interverranno alle serate: Giovanni Nadiani che svolge attività di ricerca e di insegnamento presso la Scuola superiore per interpreti e traduttori dell'Università di Bologna, sede di Forlì; Davide Pioggia, che si è dedicato alla teoria dei sistemi complessi e alle possibili applicazioni alla linguistica, e in particolare allo sviluppo dei dialetti romagnoli; Mario Gurioli, scrittore e ricercatore delle tradizioni romagnole; Luigi Antonio Mazzoni, regista della Filodrammatica Berton.