Successo a Torino per «Il Treno va a Mosca», documentario sul viaggio in Urss di un gruppo di alfonsinesi nel 1957

Bassa Romagna | 09 Dicembre 2013 Cultura
successo-a-torino-per-il-treno-va-a-mosca-documentario-sul-viaggio-in-urss-di-un-gruppo-di-alfonsinesi-nel-1957
Claudio Ossani

Il Treno va a Mosca, dice il titolo, ma non è questo l'unico viaggio. C'è il Festival mondiale della gioventù, anno 1957, nella capitale dell'Unione sovietica. C'è la militanza comunista e la fine dell'utopia. «C'è la politica con i suoi veri valori, quelli fondanti nel bisogno di comunità e socialità di un piccolo paese raso al suolo dalla Seconda guerra mondiale» aggiungono i due autori e registi. E c'è Alfonsine, cuore della Romagna rossa, coraggio di una generazione, coscienza di Storia e Memoria.
«Il Treno va a Mosca è soprattutto un viaggio di formazione» spiegano i trentenni Fabrizio Ferrone e Michele Manzolini, arrivati dalla Toscana e dalla Valtellina ma cresciuti a Bologna fin dagli anni del liceo. A questo progetto hanno lavorato quattro anni, seguendo la pista del loro interesse e le tracce di un vecchio filmato amatoriale ritrovato a Home Movies, l'archivio nazionale del Film di Famiglia, superlativa officina culturale che da un decennio sotto le Torri raccoglie e conserva alle opportune temperature un patrimonio di 6mila ore di materiali. «Il filmato 8mm del partigiano alfonsinese Enzo Pasi, meccanico e videoamatore – racconta Ferrone – ci è sembrato subito straordinario: abbiamo abbandonato l'idea di un documentario compilativo di interviste e immagini d'archivio perché quel treno per Mosca del '57 era qualcosa di molto forte e speciale». I due registi scoprono così che ad Alfonsine anche Luigi Pattuelli, il partigiano Profes, membro della 6a Compagnia della 28a Brigata Garibaldi, e il più giovane Sauro Ravaglia, barbiere comunista, hanno impresso sulle loro pellicole l'aria che si respirava in quel Dopoguerra di sogni e speranze. «Abbiamo acquisito – continua Manzolini – oltre venti ore di girato e aggiunto immagini d'epoca di Alfonsine di Enzo Donati, oltre a un 10% di materiale coevo, per dare una forma al nostro tentativo cinematografico».
Il Treno va a Mosca è anche un capolavoro di passione tecnologica. «In collaborazione con la Cineteca di Bologna, i film di Pasi, Pattuelli e Ravaglia sono stati restaurati dal laboratorio dell'Università di Udine: è la prima volta in Italia che un 8mm viene digitalizzato in 2k, l'effetto sul grande schermo non ha nulla da invidiare a un film nativo in 35mm». Ferrone e Manzolini si sono poi dedicati a ricostruire il sonoro delle pellicole mute dell'epoca, mentre a partire da canti popolari è stato il chitarrista e compositore Francesco Serra a vestire il film con una colonna sonora scritta dopo il montaggio di Sara Fgaier. A narrare le immagini è invece la voce fuori campo di Sauro Ravaglia, che «senza scomodare sociologi o politologi – sottolineano i registi – ripercorre il suo passato e i suoi dubbi nella storia della sinistra radicale italiana, da Alfonsine al viaggio a Mosca a quello nell'Algeria post liberazione, sempre alla ricerca degli ideali di uguaglianza e libertà, fino ai funerali di Togliatti».
Applaudito da 1500 persone nelle quattro proiezioni di fine novembre al Torino Film Festival, sarà ora Istituto Luce Cinecittà a distribuire in sala Il Treno va a Mosca, un nuovo titolo che conferma la forza del documentario nel migliore cinema italiano.
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it n3608-successo-a-torino-per-il-treno-va-a-mosca-documentario-sul-viaggio-in-urss-di-un-gruppo-di-alfonsinesi-nel-1957 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione