«E’ meglio non parlare di fatturato e margini: sono all’osso. Ci sono settori come l’abbigliamento che in questo autunno-inverno, tra clima e crisi, venderanno a prezzo pieno per 20 giorni: per la categoria tra primavera piovosa, estate ed inverno che hanno tardato a iniziare, è stato un anno terribile, da dimenticare. Per la prima volta cala anche l’elettronica e il tentativo di risparmiare su tutto ha influito anche sui pubblici esercizi. Serve uno sforzo comune per la legalità, visto che l’abusivismo e la malavita stanno uccidendo le nostre imprese con la concorrenza sleale: deve diventare un problema dello Stato italiano, non delle associazioni degli imprenditori». Sono con queste premesse tracciate dal presidente Roberto Manzoni, in chiusura del «Mese del Commercio», che la Confesercenti provinciale si accinge ad organizzare per mercoledì 4 dicembre (alle ore 20.45 al Teatro Alighieri di Ravenna) la tradizionale «Serata Confesercenti», giunta alla sedicesima edizione. Serata che quest’anno coincide con l’anniversario della liberazione di Ravenna e che significativamente ha come tema «dalla parte della legalità e per la libertà d’impresa».
«La seata ha un duplice significato - sottolinea il presidente provinciale della Confesercenti, Roberto Manzoni -: da un lato il riconoscimento a personalità del territorio e alle aziende associate, e dall’altro un momento di forte impegno e richiamo a tutela e dalla parte della legalità e per la libertà d’impresa contro l’abusivismo e l’illegalità presente in vari campi, per il rispetto delle regole. Temi su cui non solo bisogna tenere una guardia alta, ma che coinvolge e deve coinvolgere sempre più l’impegno e il comportamento e la consapevolezza di ognuno. Viviamo in un territorio nel suo insieme sano, ma è noto che le mafie stanno investendo e comprando, ancor più in tempi di crisi, per riciclare denaro. Abbiamo avuto in questi mesi dalle operazioni delle forze dell’ordine e della magistratura alcune testimonianze concrete della presenza e dei tentativi di infiltrazione in atto anche in provincia. La tutela del nostro tessuto, civile, economico e sociale come di legalità dipende anche da tutti noi e non solo dall’azione e dalla presenza delle forze dell’ordine e dalle istituzioni preposte a cui siamo vicino e con cui collaboriamo fattivamente. Anche per questo la scelta della serata e dello spettacolo con la presenza di dirigenti nazionali di Sos Impresa».
Le abitudini dei consumatori. A confermare le parole del presidente sono i numeri dell’indagine sui consumi di Nomisma commissionata in Emilia Romagna da Confesercenti. Il 52% delle famiglie dell’Emilia Romagna negli ultimi due tre anni ha diminuito la spesa. Il 92% delle famiglie dell’Emilia Romagna ha cambiato le abitudini di acquisto con l’obiettivo di risparmiare (il 49% radicalmente, il 43% solo in parte). Sono le famiglie a basso reddito (68%) o quelle in cui almeno un componente ha perso il lavoro o è in cassa integrazione (69%) ad aver trasformato in modo radicale i comportamenti di acquisto, seguono le famiglie con figli (53%). Il 31% delle famiglie emiliano romagnole negli ultimi 2-3 anni ha acquistato di meno in generale (riducendo le quantità), il 25% compra solo in promozione, il 19% prima di acquistare un prodotto controlla i volantini, il 10% compra solo l’essenziale, l’8% compra marche che costano meno. «Abbigliamento e calzature» e «viaggi e vacanze» sono i due capitoli di spesa dove la maggior parte delle famiglie ha deciso di applicare la spending review, ma anche gli alimentari non sono esenti da queste revisioni: il 10% delle famiglie ha individuato nei consumi fuori casa in bar, ristoranti e pizzerie il capitolo dove tagliare budget familiare. Negli ultimi 2-3 anni solo il 20% delle famiglie non ha ridotto la spesa. Tra i fattori personali che deprimono i consumi ci sono certamente le tasse elevate (22%), l’incertezza del lavoro (21%) e reddito familiare in stallo o in calo (18%), ma anche la generale situazione economica negativa (28%) e l’incertezza del clima politico. (c.f.)
LA SERATA
In apertura (mercoledì 4 dicembre alle ore 20.45 al Teatro Alighieri di Ravenna) l’intervento del presidente provinciale Roberto Manzoni.
A seguire, dopo la premiazione di 13 aziende associate e attive da 50 anni, la consegna dei premi Confesercenti 2013 a personalità della provincia che si sono distinte con professionalità e impegno in vari campi; impegni e risultati che contribuiscono a far conoscere e veicolare positivamente anche la realtà sportiva, culturale, del lavoro, economica e sociale della nostra Provincia.
Quest’anno il premio è stato assegnato a: Marco Bonitta, coach del Porto Robur Costa Cmc di Ravenna; Tiziano Camporesi, fisico al Cern di Ginevra, Roberto Iacono, bagnino di salvataggio, Linea Rosa (iniziative contro la violenza sulle donne), Micoperi (raddrizzamento della Costa Concordia).
In collaborazione con il Mei, Confesercenti ha attribuito il Premio 2013 per la Promozione della musica italiana al gruppo degli Equ.
La serata ospita poi per il terzo anno il Premio Donna ravennate nello Sport attribuito alla campionessa italiana di atletica nell’eptathlon Carolina Bianchi, ospite d’onore della serata.
La seconda parte della serata vedrà un duplice intrattenimento: Maria Pia Timo in «Bionda Zabaione». A seguire una novità per i nostri territori e anche per il teatro con lo spettacolo teatrale «La mano sulla spalla», rappresentazione liberamente ispirata alla reale vicenda di usura che ha colpito un imprenditore calabrese.