Faenza e Lugo puntano sull’intermodalità

L’entroterra ravennate ha una base di logistica ferroviaria all’avanguardia con Lugo Terminal. Ma non solo. A Faenza si sta concludendo la fase progettuale-autorizzativa per il nuovo scalo merci che sarà pronto entro fine 2017 dopo lunghi anni d’attesa. Insomma Bassa Romagna e faentino sono, e saranno ancor di più nel futuro prossimo, aree con un’elevata capacità di movimentare merci in maniera moderna ed efficiente.
«Stiamo attivando nuovi contatti per il 2014 con alcuni operatori del porto di Ravenna che andranno a incrementare significativamente i flussi che ad oggi sono residuali - svela Silvia Poli di Lugo Terminal -. L’obiettivo è diventare un punto di riferimento nel retroporto non solo per container e intermodale, ma anche per lo stoccaggio di materiale sfuso o pallettizzato».
Lugo Terminal offre una vasta gamma di servizi per la movimentazione di merci di qualsiasi tipologia. A supporto dell’intermodalità ferro-gomma dispone inoltre di un parco container di centinaia di unità, suddivise tra box, high cube e tank, utilizzabili per il trasporto di merci pallettizzate, sfuse e liquide. Il 2013 di Lugo Terminal ha visto «volumi stabili - spiega Poli -, ma prevediamo che il 2014 sia un anno di crescita. Stiamo allargando il nostro raggio d’azione non solo verso il sud Italia dove già abbiamo un terminal, ma anche all’estero. Partiranno il prossimo anno collegamenti con Austria e Germania, oltre che con i grandi porti del Nord. Abbiamo attivato in questi giorni un collegamento intermodale per Mosca e un altro partirà verso la Francia».
Il progetto dello scalo merci di Faenza prevede «uno scalo intermodale con casse mobili e container - illustra Alberto Rondinelli, presidente del Ctf di Faenza che è titolare del progetto -. Abbiamo magazzini di logistica praticamente attaccati a dove faremo il servizio e quindi siamo in grado di fare una proposta a 360°. Poi saranno ovviamente i flussi delle merci a dirci che tipo di sviluppo potremo avere».
Questo cambierà anche il rapporto tra l’impresa faentina e lo scalo ravennate. «Attualmente facciamo qualche viaggio spot, ma abbiamo pochi rapporti con gli operatori del porto - puntualizza Rondinelli -. Facciamo parte del consorzio di secondo grado Federtrasporti che lavora per la Iara, ma non abbiamo rapporti stringenti. E’ chiaro però che se si sviluppa il porto si generano benefici per tutti, anche per le imprese dell’entroterra. Il nostro rapporto potrebbe cambiare significativamente quando sarà pronto il nuovo scalo merci: il precedente presidente dell’Autorità portuale lo vedeva come area retroportuale e non ho motivo di credere che per quello attuale non sia la stessa cosa».
Il progetto definitivo, quindi nei minimi dettagli, sarà presentato «entro 4-5 mesi, poi partirà l’iter delle autorizzazioni burocratiche da Comune e Provincia che si concluderà con la conferenza dei servizi. Puntiamo a iniziare i lavori nella prima metà del 2015 e di terminarli entro fine dicembre 2017».
Per Ctf il 2013 «è stato finora un anno di tenuta, nonostante il forte calo nell’edilizia da dove arrivano però segnali positivi per il futuro con i possibili lavori sulla Roma-Mestre che ci fanno sperare in una ripresa», conclude Rondinelli.