LAVORO | La Cgil presenta Opera con Finardi, Bottura e Marescotti a Ravenna dal 23 al 25

Ravenna | 23 Aprile 2013 Cronaca
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Sono passati i tempi in cui ci si poteva permettere di essere schizzinosi nel lavoro: oggi se sei un ingegnere e non trovi lavoro nel tuo ramo, ti conviene accettare di lavorare anche in un call center, nonostante quello che pensi sull'argomento il ministro Fornero che nell'ottobre scorso ha invitato i giovani ad essere selettivi nelle scelte professionali. Proprio per questo motivo il tema scelto per la terza edizione del festival del lavoro Opera (dal 23 al 25 maggio in piazza Marsala a Ravenna) - organizzato dalla Cgil provinciale in collaborazione con la Camera del Lavoro nazionale e con quella regionale - sarà proprio «Lavoro in corso: tra utopia e realtà». Spiega infatti Maura Masotti, responsabile del progetto: «L'anno scorso avevamo pensato di parlare del lavoro precario e dei giovani, ma nel tempo abbiamo deciso di spostare il punto di vista. Lo slogan dei sindacati per il 1° maggio è priorità del lavoro. Parleremo della difficoltà di trovare un lavoro che crei occupazione certa e che dia sicurezza. Abbiamo contattato studenti, scuole, università, scrittori, cercando di proporre un momento di incontro, di riflessione importante, ma anche uno più leggero di cultura. Speriamo di creare un dibattito anche con chi non la pensa come noi, di parlare del territorio a 360°».



Tre giornate in cui interverranno personaggi del territorio, come «lo scrittore Cristiano Cavina - spiega Danilo Morini che fa parte del  comitato organizzatore insieme a Costantino Ricci, Danilo Montanari, Roberto Artioli e Daniele Casadio -, il Teatro Onnivoro e Ivano Marescotti, diventato il filo conduttore dei nostri appuntamenti. Ma anche la Bandadeandrè che presenta il suo nuovo lavoro, per concludere con un grande della canzone italiana, Eugenio Finardi. Mentre Luca Bottura, presentatore del programma radio Lateral, farà il verso alla Fornero con 'no choosy no party'».
Si parlerà di occupazione, precarietà, disoccupazione, cassa integrazione e nuove opportunità: giovedì 23, ore 21.15, «Un programma per ripartire» con gli esperti di economia Nicola Rossi, Emanuele Padovani e Guido Viale. Venerdì 24, ore 20, «Emergenza lavoro»: ne discutono il segretario generale Cgil Ravenna Costantino Ricci, il segretario generale nazionale Nidl Cgil Filomena Trizio, il presidente della Provincia di Ravenna Claudio Casadio e Giovanni Barbieri della direzione dell'Istat. Coordina Gianni Dragoni, giornalista economico del Sole 24 ore. Sabato 25 chiude il festival, alle 19.30, «Il lavoro prima di tutto»: incontro con l'imprenditore Tommaso Solfrini e Serena Sorrentino della segreteria nazionale Cgil, coordina il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci.
Roberto Artioli sottolinea poi l'evento con lo scrittore Yvan Sagnet: «Abbiamo puntato su uno scrittore che raccontasse le proprie esperienze perché abbiamo visto che i ragazzi delle scuole lo apprezzano molto. Sagnet ha scritto il libro Ama il tuo sogno,  la più grande denuncia italiana sul caporalato. Parallelamente abbiamo deciso con Gerardo Lamattina di intervistare sul nostro territorio i lavoratori per capire cosa sta succedendo, per conoscere stati d'animo, disavventure, sogni». Legato al Festival anche il concorso Premio Opera, che ha selezionato trenta opere delle 144 che sono arrivate, sottolinea Daniele Casadio, «il tema era legato al precariato nel mondo giovanile, ma purtroppo il concetto si è molto allargato, del resto chi è più precario del mondo dell'arte? Le opere selezionate saranno esposte ai chiostri dal 17 maggio e segnano un ritorno massiccio alle tecniche tradizionali». In caso di pioggia tutto il Festival si sposterà al Teatro Socjale di Piangipane. Per informazioni: www.cgilra.it; info-ravenna@er.cgil.it, 0544-244280.

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