ECONOMIA | Il vino romagnolo punta sull'estero, tante aziende al Vinitaly
Il Vinitaly di Verona, la più prestigiosa fiera enologica italiana, aprirà i battenti dal 7 al 10 aprile. La parola d'ordine per le 23 imprese locali presenti è una sola: export. Nuovi contatti e affari con l'estero saranno anche protagonisti lunedì 8 (ore 10) dell'appuntamento al centro congressi «Europa Auditorium Verdi» dove si terrà il convegno «Vino e dazi: esperienze e mercati a confronto», organizzato settore agroalimentare e vino dell'Alleanza delle cooperative italiane in cui, dopo l'apertura di Ruenza Santandrea (presidente del Gruppo Cevico di Lugo), seguirà la tavola rotonda sull'export con le esperienze di Civ, la faentina Caviro e Gotto d'Oro.
Dunque il "vino cooperativo" sarà al centro di un interessante dibattito
sull'export fatto dai protagonisti. «D'altronde quattro delle prime
cinque imprese del settore per dimensione sono cooperative - sottolinea
Santandrea -. E' il segno tangibile che le aggregazioni fanno la
differenza. D'altronde per i piccoli produttori, affrontare da soli i
mercati esteri significa "mangiarsi" buona parte dei margini. Va da sé
che le imprese di grandi dimensioni avranno sempre maggiore ruolo nel
portare all'estero uno dei prodotti simbolo del nostro Paese».
Il vino romagnolo punta all'estero. Il tema dell'export dunque è cruciale, soprattutto dopo i cali di mercato in doppia cifra che si sono avuti nel consumo di vino in Italia negli ultimi anni. «Pensiamo che quelle della qualità e dell'aumento di traffici con l'estero siano due strade obbligate - continua Santandrea -. Proprio per questo con l'Alleanza delle cooperative italiane abbiamo organizzato questo convegno che avrà come protagonisti della tavola rotonda tre grandi imprese che lavorano molto con mercati diversi da quello italiano». «Non ci sono alternative - rafforza Sergio Dagnino, direttore generale del colosso faentino Caviro -: il calo del mercato interno impone strategie di internazionalizzazione per continuare ad avere prospettive di crescita. Per questo guardiamo ai mercati stranieri con sempre maggiore attenzione e li affrontiamo con investimenti importanti».
Compratori stranieri al Vinitaly saranno presenti col progetto Deliziando della Regione Emilia-Romagna fatto in partnership con Unioncamere ed in co-marketing con Enoteca regionale. Saranno 39 i buyer esteri provienti da 16 Paesi: 6 dagli Stati Uniti, 5 dalla Germania, 3 da Brasile, Cina, Giappone, Hong Kong e Regno Unito; 2 dal Canada, Messico, Singapore e Thailandia, uno da Cile, Francia, Porto Rico, Russia e Svezia.
Le imprese locali. Alla principale fiera italiana di settore, non poteva mancare il Gruppo Cevico di Lugo (presente anche con Tenuta Masselina e Due Tigli) che come sempre presenterà i propri vini con le suggestioni del territorio. Infatti, ad affiancare i prodotti, ci sarà anche lo scrittore casolano Cristiano Cavina che racconterà la Romagna, protagonista del suo ultimo romanzo, martedì 9 (ore 11.30 allo stand C14 del Padiglione 1) con la giornalista Elsa Mazzolini (direttore del mensile «La Madia Travelfood») e Silvano Dalprato (vicepresidente del Gruppo Cevico che parlerà del traguardo della cooperativa che quest'anno festeggia i 50 anni di vita). «Anche se negli ultimi anni si è notato un calo dei buyer dell'Asia (che fanno sempre più fiere nei loro Paesi), il Vinitaly ha sempre dato buoni risultati - sottolinea la presidente del gruppo lughese, Ruenza Santandrea -, specie nei contatti con l'estero. Dall'edizione 2013 ci aspettiamo che emergano ancora una volta le difficoltà del mercato interno, ma, allo stesso tempo, pensiamo che possano confermarsi gli importanti contatti con i mercati stranieri». D'altronde Cevico è una società in salute che vede un fatturato in crescita e uno spostamento su una fascia più alta di prodotto, sempre più apprezzata all'estero, «senza il quale non si va da nessuna parte».
Con una strategia diversa sarà presente anche Caviro, tramite le cantine toscane Leonardo da Vinci e Dalle Vigne. «Il tono calante della manifestazione ci ha fatto fare scelte diverse e non saremo presenti direttamente con Caviro, ma tramite alcune cantine e vini del settore premium - sottolinea Dagnino -. Al Vinitaly sarà presente soprattutto la ristorazione italiana che in questo periodo non sta vivendo proprio il suo momento migliore a causa del crollo dei consumi. Comunque ci saremo e sarà la prima uscita ufficiale con Dalle Vigne».
Il Consorzio Vini di Romagna, reduce dalla fortunata partecipazione al ProWein di Düsseldorf, si presenterà al Vinitaly con uno stand rinnovato che ospiterà insieme 12 cantine romagnole aderenti. Per l'edizione 2013 il Consorzio si presenterà con un programma di appuntamenti degustativi giornalieri con vini Doc e Docg della Romagna.
Tra le curiosità ci sarà l'azienda faentina Campanacci che riproporrà in chiave moderna il vecchio formato del fiasco per uno dei suoi vini più rappresentativi: il Sangiovese.