RAVENNA | Ashkenazy porta all'Aligheri la European Union Youth Orchestra
L'associazione Mariani lo definisce un «artista tra i più grandi del nostro tempo» e, in effetti, in casi come quelli del pianista e direttore d'orchestra Vladimir Ashkenazy i superlativi fanno facilmente a segno. Martedì 2 aprile Ashkenazy sarà al teatro Alighieri per un concerto tra i più importanti della stagione di Ravenna Musica. Sul palco, sotto la bacchetta del direttore russo, ci sarà la European Union Youth Orchestra, rappresentativa dei migliori giovani studenti di conservatorio dell'Unione Europea, fondata nel 1978 e guidata inizialmente da Claudio Abbado, passata poi sotto la guida di Bernard Haitink, occasionalmente diretta anche da nomi capitali come Daniel Baremboin e Leonard Bernstein, fino alla nomina di Ashkenazy come direttore artistico di un largo ensemble orchestrale che incarna l'ideale del lavoro comunitario europeo, teso a conseguire pace e comprensione sociale, e forse mai tanto importante come in questo momento.
Grande protagonista della musica del secondo Novecento, Ashkenazy è stato anzitutto uno straordinario pianista, giunto secondo premio Chopin del 1955 a 18 anni (dove Arturo Benedetti Michelangeli si espresse in suo favore), per poi vincere nel '62 il Tcajkovskij. Nella sua vita è stata fondamentale la decisione, non semplice, di lasciare l'Unione Sovietica definitivamente nel 1963, anche a causa si una serie di pressioni subite da parte del Kgb, per trasferisti prima a Londra, poi in Islanda (patria della moglie) e infine in Svizzera. A metà della sua carriera come pianista, Ashkenazy ha intrapreso anche la via della direzione orchestrale arrivando a dirigere la Royal Philharmonic Orchestra dal 1987 al 1994. Sono particolarmente apprezzate le sue incisioni dei grandi compositori russi del Novecento come Rachmaninov, Prokof'ev, Šostakovicč e Skrjabin.
E proprio con il massimo capolavoro del secolo breve russo, la Sagra della Primavera di Stravinskij, si concluderà il concerto ravennate, che avrà come solista d'eccezione la straordinaria violinista Isabelle Faust,
In apertura l'orchestra eseguirà i Valses nobles et sentimentales di Ravel, una serie di studi del compositore francese sulla forma del valzer, che viene ridiscussa nei suoi stereotipi. A seguire toccherà al Concerto per violino e orchestra op.15 di Britten, bella occasione per ascoltare il virtuosismo di Isabelle Faust prima di immergersi nelle evoluzioni orchestrali mozzafiato di Stravinskij.Biglietti 10-30 euro, info 0544/249211.