ELEZIONI | Vandini (5 Stelle): "Non ci sarà nessuna alleanza col Pd"

«Sinceramente il nostro risultato non mi stupisce, ho girato tante piazze insieme a Beppe (Grillo, ndr) ed era facile capire che avremmo superato il 20%». Pietro Vandini, ex candidato a sindaco dei grillini alle Amministrative del 2011 ed ora capogruppo in consiglio comunale dei 5 Stelle commenta così il boom del suo Movimento. Due anni fa sfiorò il 10% alle Amministrative, ora a livello provinciale arriva al 23,5%, nel comune di Ravenna al 24,5%.
«Il nostro risultato è la conseguenza del fatto che la gente ha creduto in noi, nonostante ci siano, e questo è innegabile, voti di protesta. Chi volesse vedere solo questo, però, opererebbe una lettura davvero troppo poco approfondita. Per noi la politica è un servizio civile e sono i cittadini a scrivere le emozioni che animano i nostri contenuti. Beppe è un 'animale' da palco, che riesce a 'catturare' la pancia delle persone».
Detto questo, però, un'analisi di quello che potrebbe succedere è ancora difficile. «La situazione è complicata - spiega Vandini -. Si potrebbe organizzare un governo di transizione per operare una riforma elettorale e tornare al voto. Personalmente, però, preferirei che il Pd, consapevole che non accetteremo mai di coalizzarci, ci chiedesse una collaborazione. Ora Bersani dovrebbe fare un passo indietro e buttare sul tavolo le proposte, ad esempio riguardanti la legge anticorruzione ed il conflitto di interessi. Solo quando il Parlamento diventerà l'alleato migliore di chi deve governare avremo raggiunto l'obiettivo. Ora la palla ce l'hanno loro, vedremo cosa ne faranno. Le due coalizioni al momento sono pari, e noi fungiamo da ago della bilancia. Ripartiamo da qui».