Famiglia di ladri arrestata dai carabinieri. Vivevano in una villa da 500 mila euro che gli è stata confiscata
Dopo alcuni mesi di indagini, i carabinieri hanno inchiodato la ladra seriale che a settembre dello scorso anno insieme ad una complice, aveva rubato nell’abitazione di due sorelle di 83 e 85 anni. Le padrone di casa, nel rincasare dalla spesa, si erano trovate di fronte a due sconosciute che in loro assenza, approfittando della porta lasciata aperta, si erano introdotte nell'abitazione e raggiunta la camera da letto avevano frugato in una borsa, impossessandosi di 60 euro in contanti e di alcuni mazzi di chiavi. Una delle ladre, prima di dileguarsi, aveva scambiato qualche parola con le due anziane spacciandosi per una faentina ed inventandosi un nome fasullo, poi, insieme alla sua complice, si era affrettata a risalire sull'autovettura con cui erano arrivate, un'utilitaria di colore grigio chiaro che era stata notata anche da alcuni testimoni mentre si allontanava dall’abitazione. A quel punto le due anziane avevano presentato denuncia ai carabinieri di Faenza borgo Urbecco. Grazie al numero di targa annotato da uno dei testimoni, i militari hanno avviato una serie di accertamenti e di verifiche che li ha portati all’identificazione di una giostraia 41enne, molto conosciuta dalle forze dell'ordine proprio perché “specializzata” nei furti in abitazione.
I carabinieri avevano anche effettuato delle verifiche a Bologna nell’abitazione della donna ed erano riusciti a documentare che effettivamente aveva ancora in uso la Mitsubishi Colt con cui era giunta a Faenza per commettere il furto, una prova che i militari dell’arma avevano acquisito con non poche difficoltà visto che la 41enne era solita parcheggiare l’auto nelle pertinenze di una lussuosa villa con giardino di san lazzaro di savena, dove viveva insieme al resto della famiglia. Mostrata la fotografia della donna ai testimoni, è stata riconosciuta pertanto con l’accusa di furto in abitazione in concorso è stata denunciata alla Procura. Dopo il furto alle anziane la 41enne ne ha messi a segno altri sia su auto in sosta che in abitazioni e in centri commerciali di Ravenna, Bologna, Ferrara e Piacenza aiutata dal marito 44enne e dal figlio 22enne.
A Faenza, in una banca del centro città, hanno effettuato un prelievo fraudolento di denaro mediante una carta bancomat rubata. Per tutti questi reati a metà gennaio l’intera famiglia è stata arrestata dai carabinieri di Forlì inoltre, pochi giorni fa, è stata confiscata la loro villa del valore di circa 500mila euro in esecuzione di una misura di prevenzione patrimoniale antimafia disposta dal tribunale di Bologna che ha accertato un profilo reddituale dichiarato al fisco non in linea con l’elevato tenore di vita e con i beni posseduti dalla famiglia.