Massa, un polo innovativo per l'ex zuccherificio

Bassa Romagna | 22 Ottobre 2016 Cronaca
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Il vecchio zuccherificio dismesso di Massa Lombarda si candida a diventare un Polo tecnologico. Quello messo a punto dall’Officina di architettura Meme di Ravenna punta, spinto dall’amministrazione comunale, tocca un’area importante di circa 85mila mq, di cui 35mila costituiti da verde, alle porte del centro storico di Massa Lombarda. Il progetto c’è, ora servono soggetti pronti a investire. «Nello stesso stabile in cui partì la moderna lavorazione delle barbabietole, vera e propria innovazione che risale a più di cento anni fa, potrebbero trovare spazio laboratori di ricerca, workshop e attività dell’Università. Questo spazio polifunzionale potrebbe ospitare anche eventi aperti alla cittadinanza» spiega Daniele Bassi, sindaco di Massa Lombarda, cittadina ribattezzata «capitale della frutticoltura» perché proprio in questi stabilimenti si conobbe la meccanizzazione del ciclo della frutta.
Tutto è in mano alla multinazionale svizzera Syngenta, leader nel settore dell’agricoltura e proprietaria dell’immobile: i vertici della società hanno accolto con grande interesse il progetto di recupero: «Lo stesso interesse - spiega il sindaco Bassi - dimostrato dalle associazioni di categoria e da tutti i portatori di interesse coinvolti in queste settimane. Questo edificio, baricentrico tra l’area vasta della Romagna e la città metropolitana di Bologna - aggiunge Bassi -, potrebbe diventare un punto di riferimento per le imprese innovative. Un contributo importante viene anche da Lugo Next Lab, che ha ottenuto lo stabile in comodato d’uso, l’associazione per i servizi alle Imprese Innovami e il progetto Wasp» dice Bassi.
«La Regione approverà a breve una legge urbanistica che traccerà una direzione nuova - ha dichiarato il presidente Stefano Bonaccini nel corso della visita all’ex zuccherificio di poche settimane fa -: il consumo di suolo sarà a saldo zero e questo intervento si orienta nella giusta direzione, poiché appare capace di riportare a nuova vita un complesso molto grande e adiacente al centro». E pochi giorni dopo la visita del presidente, anche l’assessore regionale Palma Costi ha visitato lo stabilimento: segno che lo stesso progetto di recupero di Massa Lombarda è uno dei principi ispiratori della nuova normativa che punta al recupero degli opifici dismessi.
L’edificio è costituito da una struttura di grande rilievo architettonico e la parte nobile, il corpo centrale dello stabilimento, vanta un soffitto alto 15 metri. Ora servono soggetti pronti a scommettere. «Non occorrono importanti interventi sulla struttura - dice il primo cittadino -, ma piccoli lavori di recupero e di messa a norma. E soprattutto enti e imprese pronti a investire su una struttura con grandi potenzialità e su un progetto innovativo, con il valore aggiunto costituito dagli spazi verdi che potrebbero essere la tappa di un percorso ciclabile aperto alla cittadinanza».
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che fine ha fatto tale progetto cosi ambinzioso.......
Commenta news 03/03/2019 - ivano
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