Università per adulti, il presidente Lupparini: "Di cultura non si è mai sazi, abbiamo tante novità"

Ravenna | 07 Ottobre 2016 Cronaca
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«Fame di sapere? Di cultura non si è mai sazi» è lo slogan utilizzato quest'anno dall'Università degli Adulti «Bosi Maramotti» per pubblicizzare i propri corsi. Giunta al suo trentaduesimo anno di attività, questa realtà offre laboratori, lingue straniere, iniziative culturali a partire da novembre fino a maggio. «L'Università - spiega il presidente Alessandro Luparini - in questi anni ha cercato di coniugare approfondimento e divulgazione, pensando e diversificando le proprie proposte anche in relazione ai cambiamenti in atto nella società». Ed è con questo spirito che, in questi giorni, gli uffici stanno raccogliendo nuove iscrizioni.
Luparini, qual è il bilancio di questi anni e cosa chiedono gli iscritti alla Bosi Maramotti?
«Un bilancio positivo, senza dubbio. Nonostante i crescenti problemi di bilancio, legati a una situazione di crisi economica generale, l’Università è stata in grado di assicurare la continuità e la qualità delle proprie offerte formative, nonché tutta una serie di iniziative pubbliche gratuite, come le conferenze dei “pomeriggi del Gufo”, molto apprezzate dalla cittadinanza. Rispondendo in questo modo alle aspettative dei nostri iscritti, i quali sono di “palato fino” e giustamente critici. Il che, però, significa che sono stati abituati bene. Ricordo che l’attività della Unibosi si basa interamente sul volontariato, che ne costituisce l’anima, la vera forza trainante. E non posso, a questo proposito, non ricordare la figura di Achille Alberani, recentemente scomparso, che è stato tra i promotori e i fondatori dell’Università e che per oltre trent’anni, col suo impegno e il suo entusiasmo, ha rappresentato al meglio lo spirito di servizio che è alla base della nostra esperienza associativa.
Quali sono le novità di quest'anno?
«Sono stati attivati molti nuovi corsi, in diversi ambiti disciplinari, tutti di alto profilo. Ricordo in particolare, per quanto riguarda le discipline storiche, il corso “Mediterraneo inquieto”, a cura dell’ambasciatore Antonio Bandini, e quello “Religioni comparate”, tenuto da Marte Irene Franceschini, che indagherà il complesso rapporto fra Islam e Cristianesimo. Poi, una nuova sezione dedicata alla musica, con tre corsi, la lingua spagnola e quella cinese,  nuovi laboratori che vanno dall’uso dello smartphone alla corretta dizione, dalla scrittura creativa all’incisione calcografica ecc.. Insomma, davvero tante novità, in grado di soddisfare tutte le esigenze. Invito a consultare il nostro libretto, reperibile presso la sede dell’Università e un po’ ovunque in giro per Ravenna (biblioteche, librerie, bar ecc.) per avere il quadro completo dei corsi e delle iniziative, con tutte le informazioni del caso, programmi, orari, costi e via discorrendo.
Quali sono i numeri?
«Numeri confortanti, considerato che le iscrizioni sono aperte da appena due settimane. Ci sono già 11 “carte d’oro” (una sorta di mini abbonamento che consente la partecipazione trasversale a più corsi, eccezion fatta per quelli a numero chiuso e i laboratori) contro le nove totali dello scorso anno. Gli associati sono in tutto 292 (207 femmine, 85 maschi), dei quali 102 nuovi. Al momento le iscrizioni sono 369.
Tra i corsi molto partecipati, anche quello dedicato all'amministratore di sostegno, in cosa consiste?
«Si tratta di un progetto avviato già lo scorso anno in accordo con il Comune di Ravenna-Politiche Sociali e Pianificazione Socio Sanitaria, e con la collaborazione dell’Asp e del Tribunale di Ravenna. Quest’anno, gli esperti, fra i quali avvocati e medici, che cureranno il corso tratteranno della legge n. 6 del 9 gennaio 2004, la quale, come recita l’art. 1 Capo I del testo, ha la “finalità di tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente”.
 
Fino al 30 ottobre le iscrizioni si ricevono presso la segreteria dell’Università (via Oriani, 44 - Ravenna - tel. 0544/251912) dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle ore 12 e il giovedì anche dalle ore 14.30 alle ore 17.30. Dal 2 novembre l'orario sarà dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.
 
 
 
 
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