Mar, RavennAntica, Classense ed Oriani: il futuro è in due Fondazioni
Durante la campagna elettorale il sindaco Michele De Pascale ha parlato di riorganizzazione delle istituzioni culturali della città e di come la cultura sia al centro del suo mandato. Ha infatti rimarcato questa vocazione scegliendo come assessore alla cultura Elsa Signorino, deputato, già assessore regionale e provinciale.
Al momento attuale le istituzioni che in città si occupano di cultura sono il Mar (Museo della città di Ravenna), l'Istituzione Biblioteca Classense, la Fondazione Oriani con l'omonima biblioteca, la Fondazione RavennAntica. Da diverso tempo in città si parlava di un'unica istituzione che riunisse Classense e Mar, ma adesso si pensa a due Fondazioni (ma sulla forma giuridica si sta ancora riflettendo) che raccolgano Mar, Fondazione RavennAntica, Comune e Ministero dei Beni culturali da una parte e le due biblioteche dall'altra.
Del resto il sindaco Michele De Pascale ha dichiarato, a proposito della gestione del museo di Classe: «proprio in un’ottica di sistema, stiamo lavorando insieme al Ministero dei Beni Culturali per sperimentare forme avanzate d’integrazione tra il patrimonio storico artistico dello Stato e quello del Comune e questo progetto si colloca a pieno in questo percorso».
In una città dove da anni si cerca di avere, senza successo, un biglietto unico per l'ingresso ai monumenti l'idea di un sistema integrato sicuramente sarebbe una scelta di successo perché si potrebbe pensare a ragionare realmente in un’ottica di pubblico interesse che metta in collegamento tutte le istituzioni culturali della città. Situazioni storiche e giuridiche diverse in Italia hanno frammentato la gestione dei siti in mano ad enti molto diversi: così a Ravenna la gestione degli otto monumenti Unesco è nelle mani della Curia; il Museo nazionale, il mausoleo di Teodorico e Sant'Apollinare in Classe sono affidati alla Soprintendenza di Ravenna che fa capo al Ministero dei Beni culturali; il museo Tamo, i giardini del palazzo della Provincia e la Cripta Rasponi, la Domus dei Tappeti di pietra, il porto di Classe sono in gestione alla Fondazione RavennAntica; biblioteca Oriani, biblioteca Classense e Museo d'arte della città ricadono sotto la competenza comunale. Una situazione ingarbugliata che ha portato politiche e gestioni molto diverse, non sempre in sinergia tra loro. In questa situazione ancora molto fluida Maria Grazia Marini, direttore del Mar, Alessandro Luparini, direttore della Fondazione casa Oriani che gestisce la biblioteca omonima, al momento preferiscono non esprimersi, mentre non è stato possibile raggiungere Claudia Giuliani, direttore dell'Istituzione Biblioteca Classense. (Elena Nencini)