Andrea Vitali sarà in città domenica 22 per parlare del suo ultimo romanzo

Ravenna | 22 Maggio 2016 Cultura
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Elena Nencini
Sarà l'incontro con lo scrittore Andrea Vitali, ha concludere in piazza Unità d'Italia, alle ore 21, la sezione ravennate di Scrittura festival (dal 16 al 19 giugno al Pavaglione di Lugo).
Autore prolifico e metodico, oltre 30 titoli (più o meno due ogni anno, spesso insieme in classifica) per oltre tre milioni di copie vendute nel mondo, lo scrittore lombardo ha collezionato anche diversi premi, letterari, Montblanc, Grinzane Cavour, Bancarella, Campiello Giuria dei letterati e una degna presenza come finalista al Premio Strega nel 2009, si presenta con il suo ultimo libro Le mele di Kafka.
Continua ad ambientare nel suo paese dove è nato e vissuto. Cosa rappresenta Bellano per lei?
«È il ventesimo o ventunesimo romanzo che ambiento a Bellano o nel territorio circostante, come la Svizzera per Le mele di Kafka. Il centro esatto da cui si diparte è sempre quello: Bellano e il lago del Como. Se non mi mandano via non me ne andrò mai, non vedo ragioni per allontanarmi da qui. Dal punto di vista urbanistico non è niente di che, come tanti luoghi dove uno potrebbe abitare con felicità, ma mi piace perché ciò che accade qui accade ovunque.  È un luogo particolarmente amato, a  maggior ragione da quando è diventato non solo il teatro quotidiano della mia vita, ma anche delle mie storie e dei miei romanzi».
Abramo Ferrascini, il protagonista, gioca a bocce. Il suo dilemma sarà tra le semifinali del campionato provinciale e la visita a suo cognato in fin di vita. Non è surreale?
«In una certa ottica si, ma è la metafora del dilemma è quella tra il desiderio e il dovere. In fin dei conti il dovere sociale, dei rapporti interpersonali impone di accompagnare – specie negli anni in cui si svolge il romanzo -  la moglie a Lucerna, impensabile anche lasciarla partire da sola. Ma ugualmente forte é il desiderio di non perdere un appuntamento che per lui è importante. La sua lotta interiore è proprio nel tentativo di salvare capra e cavoli».
Cosa sceglie tra dovere e desiderio?
«Il dovere. Per educazione ricevuta mi hanno sempre insegnato che il dovere viene prima del piacere, soprattutto il lavoro. Successivamente il piacere. Ho fatto il medico per tanti anni, aiutato e sospinto nella scelta dalla famiglia. Anche perché a quell'età non avevo le idee chiare, la scelta mi ha infilato su una strada della quale non mi sono pentito. Il mestiere di scrittore rientra sempre tra i doveri, ma più piacevole, era ispirato dall'anima. Non potevo rinunciare alla bellezza di questo sogno era un dovere imposto».
Quanto è importante l'ironia nei suoi personaggi?
«È importante, è una condizione imprescindibile del mio vivere quotidiano. L'ho imparata in famiglia, dopo avere prima messo a punto anche tanta autoironia. Se no uno rischia di essere solo cattivo.  ho sempre tenuto fede. No mi sono mai dato importanza, non ho mai fatto pesare più di tanto il titolo accademico, il libro perché non mi ritengo un miracolo».
Mario Stimolo, Sisto santo, Austera Petracchi, Giangenesio Gorgia, Eudilio Malversati sono i nomi di alcuni dei personaggi dei suoi romanzi. Dove li trova?
«Li penso in base al carattere e alle azioni che il personaggio fa. Stimolo è una puntina nel sedere di Ferrascino e dei bocciatori. È diventato l'allenatore dei campioncini di paese, anche in base al suo handicap che trasferisce sui sui. Ferrascini, invece, come dicevano i latini nomen omen (nel nome il destino nda), ha una ferramenta. Sono giochetti che mi diverto a fare quando li devo battezzare».
E' uno scrittore metodico oppure si affida all'ispirazione?
«Sono molto metodico, l'ispirazione la lascio ai poeti. Un raccontore di storie quando uno incoccia nella possibilità di raccontare una storia che dura lo spazio dell'ispirazione. Poi l'ispirazione diventa lavoro artigianale e  lavoro di luoghi, personaggi. L'ispirazione deve essere vivificata tutti i giorni, per fare uscire la storia che ha in corso. No sto mai una settimana senza scrivere, aspettando. Forzo l'ispirazione»
 
 
www.scritturafestival.com
 
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