Università per adulti, 30 anni di corsi che hanno fatto scuola

Faenza | 30 Aprile 2016 Cronaca
universit-per-adulti-30-anni-di-corsi-che-hanno-fatto-scuola
La Libera Università per Adulti di Faenza compie trent’anni. Venne infatti fondata nel 1986 per la lungimiranza di Paola Roi e con la stretta collaborazione di Angela Banzola e Anna Bertoni Trotti. I tempi erano maturi: il concetto di una scuola per adulti, aperta a tutti, che non richiede titoli di studio né il superamento di esami, che si basa sul puro desiderio di conoscenza e di crescita interiore - una scuola dell’essere e non dell’avere e nemmeno del fare - era nato dieci anni prima, nel ’76, in Francia, a Tolosa, ed era sbarcato nel 1983 in Italia con la nascita delle «pioniere» Vicenza e Torino. Per dare un’idea del progresso compiuto in questi trent’anni basterebbero le due cifre di confronto: dal centinaio di iscritti degli esordi si è passati ai circa 1.100 attuali, con corsi di ogni tipo, distribuiti in nove grandi dipartimenti: scienze religiose, lettere e scienze umane, arte musica teatro e cinema, creare con l’arte, cultura e territorio, salute e benessere, scienze pure, informatica, lingue e civiltà.
 
I CORSI VECCHI E NUOVI
All’interno dei dipartimenti si spazia da materie generali come archeologia, storia dell’arte, del cinema, astronomia, informatica e naturalmente le più importanti lingue europee (quest’anno inglese, spagnolo, francese, tedesco e russo), fino ad approfondimenti specifici come - sempre guardando il programma 2015/2016 - temi di iconografia cristiana, «L’anello di Angelica» (Ariosto), la Grande Guerra, gli Etruschi, modelliamo la creta, corsi di cucina, fotografia, yoga. Ancora, ed è l’insieme degli aspetti peculiari, che caratterizzano l’istituto faentino, vanno citati i corsi di interesse squisitamente locale: società civile e religiosa nella Faenza del XVII secolo, mezz’ora con l’opera d’arte (cinque incontri con dipinti della Pinacoteca di Faenza), antiche famiglie faentine, civiltà contadina del faentino, a tavola con erbe e fiori dei nostri campi, Faenza e l’acqua oppure Il Novecento in Italia e a Faenza attraverso gli scritti di Giovanni Cattani. Ci sono anche tre sedi staccate: Castel Bolognese, con cinque dipartimenti, Brisighella con sei, e Tredozio, con ben otto.
 
I VIAGGI D’ISTRUZIONE
Infine non vanno dimenticati i viaggi di istruzione (quest’anno alla Villa Reale di Monza, al Museo Etrusco di Ferrara, alla mostra di El Greco a Treviso, alla Milano di Leonardo e Bramante, nelle capitali baltiche Helsinki, Tallin e Riga, a La Spezia, Portovenere e Lerici, a Parma per castelli e dimore storiche e infine all’Istria archeologica. Uscite didattiche di mezza giornata sono previste in molti corsi specifici. Incontri con giornalisti, scrittori, filosofi, paesaggisti compongono infine «Il Caffè», che è un ulteriore servizio, ad ingresso libero aperto a tutti gli iscritti dell’intera Università.
 
LA PRESIDE CIMATTI
«Ci reggiamo sul lavoro volontario e sulle quote di iscrizione, peraltro estremamente contenute - spiega la presidente Iside Cimatti, nella sede di via Castellani 25 - perché i contributi pubblici sono sempre stati minimi e mancano del tutto da due anni a questa parte. Se da un lato ciò può riempirci di orgoglio per il fatto di non pesare minimamente sulle casse pubbliche, dall’altro comporta qualche preoccupazione perché le spese non sono poche: affitto sedi, retribuzione docenti, acquisto materiali. Non abbiamo scopi di lucro, ovvio, ma finora siamo riusciti a non andare mai in rosso e il nostro resta un bilancio sano». Ci si può chiedere come mai una scuola che rilascia solo attestati di frequenza formali, privi di qualsiasi valore giuridico, abbia un tale successo. «Le ragioni sono varie - risponde Cimatti - e si intersecano: il mondo di oggi è sempre più frenetico ma noi crediamo ci sia sempre più bisogno di cultura, per nutrire lo spirito, per stare bene con se stessi e con gli altri e anche per non rimanere esclusi dal processo sociale. Ci sono anche motivi pratici: oggi si viaggia di più, il sistema della conoscenza è informatizzato e si vive più a lungo. Ci tengo a dire comunque che noi ci teniamo aggiornatissimi, anche con la tecnologia: abbiamo sempre curato l’informatica e non solo quella di base, oggi da noi si impara anche a creare un sito web, a realizzare un power point o a fare computer grafica». (Sandro Bassi)
 
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it n11292-universit-per-adulti-30-anni-di-corsi-che-hanno-fatto-scuola 004
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione