Chiude 3C Casalinghi, apre 3C Casa con meno lavoratori
Ha chiuso il 31 dicembre scorso la 3C Casalinghi di Faenza, mentre è nata nei giorni scorsi la 3C Casa che raccoglie il testimone dell’impresa che dal 1976 opera nel settore nella distribuzione di articoli per la casa. L’impresa, il cui socio di maggioranza è Romano Cenni - patron del Mercatone Uno - è in stato liquidatorio proprio a seguito delle difficoltà del gruppo imolese e aveva bisogno di un nuovo socio per ridare gambe all’attività.
Socio che è arrivato dal santarcangiolese del settore ferramenta che possiede il 48% delle quote sociali della nuova impresa, ossia la maggioranza relativa, ma non assoluta. L’altro 52% di 3C Casa è in mano ai tre ex soci di minoranza della 3C Casalinghi.
Dei 40 lavoratori in forza lo scorso autunno alla società manfreda, a fine anno ne erano rimasti 35 e purtroppo per tutti non c’è stata una soluzione occupazionale immediata. «3C Casalinghi ha fatto la cessione di ramo d’azienda della parte commerciale e amministrativa alla 3C casa con 11 figure professionali, compresi gli ex tre soci di minoranza della gestione Cenni - ripercorre Roberto Cornigli, segretario provinciale della Filcams Cgil -. Per gli altri 29 è arrivata la lettera di licenziamento, ma tre commerciali sono tornati in organico come liberi professionisti a provvigione e un paio di persone arriveranno al pensionamento con la nuova Naspi. Il magazzino è stato dato in appalto a due imprese locali che a loro volta hanno assunto otto persone: 7 lavoratori sono oggi in organico alla Cooperativa facchini di Faenza e un’altra lavoratrice è stata riassorbita nell’altra cooperativa che co-gestirà il sito. Purtroppo rimane da trovare una soluzione per una decina di persone. Nel giro di pochi giorni si potrebbe aprire un’opportunità all’interno di un’altra azienda faentina: ci dobbiamo incontrare con la proprietà insieme all’amministrazione comunale. Il rammarico è che questi percorsi siano stati fatti in anticipo rispetto a quanto concordato, non trovando una soluzione per tutti i lavoratori. Ora c’è da seguire nel percorso la nuova 3C, sperando che riconquisti i clienti che avevano per ripartire in maniera solida e allargare la base occupazionale». (c.f.)