Boris Pesci: «Astra di Faenza impegnata sul territorio, daremo continuità all’ex Ctf»

Faenza | 28 Dicembre 2015 Economia
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«Il 2015 di Astra è andato discretamente bene. Abbiamo avuto più dinamismo nei lavori, quindi più richieste sia sugli smaltimenti che sulle piccole bonifiche e nello stesso tempo i servizi ambientali sul territorio sono rimasti stabili. Il fatturato è leggermente cresciuto e abbiamo superato il budget attestandoci intorno ai 20 milioni di euro». Così Boris Pesci, direttore di Astra, fotografa lo stato di salute del consorzio faentino che conta oggi 24 lavoratori e 30 aziende socie da Reggio Emilia a Ferrara e Rimini.
E’ stato un anno difficile perché uno dei soci fondatori, la Cooperativa trasportatori faentini, ha terminato la propria attività ed è stata messa in liquidazione coatta. «Erano stati tentati alcuni procedimenti di ristrutturazione del debito, ma non sono andati a buon fine - risponde Pesci -. A quel punto il consorzio Astra, con un paio di suoi associati, per mantenere il lavoro sul territorio e in piedi le società artigiane locali, ha avanzato due proposte di affitto di ramo d’azienda che sono state da parte di Cuti Consai per gli associati trasportatori e da parte di Recter per i rami d’azienda legati al recupero dei rifiuti, soprattutto gli inerti e i ligneo cellulosi. Questa proposta fatta a luglio di quest’anno all’assemblea di Ctf non è andata avanti nei termini che abbiamo proposto, in quanto per l’accordo sindacale è stato bocciato da una parte dei dipendenti e il procedimento ha rallentato. Oggi comunque la maggioranza dei soci è entrata in Cuti Consai che ha dato loro le autorizzazioni per operare a livello ambientale per svolgere i servizi che prima faceva la cooperativa e al momento Recter ha preso in affitto l’impianto di Crocetta (Faenza, ndr) in via Modigliana dove intendiamo portare avanti il recupero degli inerti e dei ligneo cellulosici di Recywood che era controllata di Ctf».
Proprio per quest’ultima società Pesci è ottimista: «Oggi ci sono tutte le condizioni per un salvataggio della società. Anche in questo caso Astra, sia come consorzio per i servizi di trasporto, sia con Recter come noleggio dei macchinari per la triturazione, si sono impegnati a dare una mano alla società. Questo ha permesso a Faenza di intervenire nella pulizia del Lamone. Oggi come Astra, tramite le nostre controllate, gestiamo oltre 20 impianti di recupero con valori di recupero che superano il 90%».
Insomma, «crediamo nel territorio di Faenza, vogliamo rimanere e crescere qui, e cercheremo di sviluppare il lavoro che faceva in loco la Ctf - spiega Pesci -, dando una continuità sia per quanto riguarda i soci trasportatori che gli impianti».
Per quanto riguarda lo smaltimento dell’amianto, «continua ad esserci tanto lavoro da fare - analizza il dirigente di Astra -. Tramite due nostri soci, Ecoser e Remaind, due autotreni al giorno per la Germania».
Il progetto di stoccaggio del fibrocemento nel terreno di Calderana, l’ex discarica abusiva del Comune di Russi, rimane la questione più delicata, con la controllata del consorzio faentino che aspetta a giorni la sentenza del Tar che si deve pronunciare sul merito del fatto che si possa considerare zona umida (e quindi di valore ambientale) o meno. «Aspettiamo la terza sentenza del Tar che dovrebbe essere depositata a giorni, dopodiché diremo le nostre ragioni».
Nel 2015 «abbiamo attivato lavori nuovi legati a impianti costruiti dai nostri soci e siamo in grado di offrire un servizio di recupero in ambito regionale. Abbiamo vinto un importante appalto per la bonifica dei distributori di carburante chiusi nel centro/nord Italia e stiamo avviando un importante progetto per il 2016 che partirà a marzo e prevede la totalità dello smaltimento dei rifiuti prodotti in agricoltura: dagli espianti dei frutteti, alla dismissione dei pali di cemento, dallo smaltimento di rifiuti pericolosi come ad esempio fitofarmaci, alla fornitura di ammendante per la riqualificazione della parte organica dei terreni in campagna».
Il settore dei bagni mobili chimici Astra rimane il primo noleggiatore, dov’è leader nelle province di Modena, Bologna, Ravenna. A fine gennaio 2016 scadranno gli affidamenti dei servizi di Hera a Bologna e Ravenna. In questi giorni sono in corso le procedure di assegnazione tramite bandi.

Christian Fossi
economia@settesere.it
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