Di Elena Nencini
Da quando nel 1998 la sede dell’Accademia di Belle arti di Ravenna è stata spostata dalla Loggetta Lombardesca in via di Roma a via delle Industrie, non sono state poche le rimostranze di studiosi, intellettuali e studenti che hanno lamentato una dimenticanza da parte della città di questa prestigiosa istituzione nata nel 1827 in pieno centro, in via Baccarini. Non ultima la lettera di uno studente tedesco al sindaco che chiedeva maggiore interesse per quella che è considerata uno dei fiori all’occhiello di Ravenna per la formazione, unica Accademia in Italia ad avere una specializzazione sul mosaico. Centotrenta allievi che rendono in crescita gli iscritti dell’Accademia, tra cui studenti internazionali cinesi e iraniani, dopo gli anni bui che hanno preceduto la convenzione con l’Accademia di Bologna. Tra i corsi che offre l’istituzione ravennate, oltre al mosaico, fotografia, nuovi media, pittura, disegno, anatomia, scultura, decorazione, plastica ornamentale, incisione, oreficeria.
Ad oggi l’Accademia punterebbe, se non a tornare completamente in centro, perlomeno a un’integrazione maggiore con la città: tra i desiderata infatti un’aula magna, spazi per mostre e lezioni teoriche maggiormente vicini al cuore di Ravenna, che permetterebbero una maggiore visibilità al lavoro svolto da questa antica istituzione..