Romagna da leggere: tutti i nuovi libri degli autori nostrani

Romagna | 15 Ottobre 2017 Cultura
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Federico Savini

L’uscita di un nuovo libro di Eugenio Baroncelli – scrittore ravennate di rilievo eseguito nazionale, tra i più preziosi e importanti tra quelli che risiedono nella nostra provincia – arriva insieme a una messe di nuove pubblicazioni – di rilievo più e meno localistiche – che ci danno l’occasione per fare il punto sulla novità editoriali di ieri e domani che riguardano gli autori della nostra provincia e limitrofi.

Partendo proprio da Eugenio Baroncelli, ancora una volta edito da Sellerio, che arricchisce il suo arguto, sofisticato e coltissimo «libro dei libri» con Risvolti svelti. Breviario amoroso di vite altrui capitolate. La cifra è ancora quella del racconto non breve ma brevissimo – come lo furono, ad esempio, i suoi bignameschi «romanzi di cento parole» - e l’oggetto sono i «risvolti delle vite altrui». Insomma, libri immaginati e su persone reali della vita letteraria e paraletteraria.

Un esempio? Eccone uno squisitamente locale: «Curzio Barba, l’uomo che si sbagliò di uomo. Nacque nel 1944 a Solarolo. Il paese non era infinito, e la ineludibile compagnia degli uomini, delle donne e degli angeli del cielo di Solarolo lo annoiava mortalmente. Pensando che il miglior rimedio contro la noia fosse la solitudine, si asserragliò in casa. Sembra una fortuna e invece fu una disgrazia. Fino alla fine dei suoi giorni dovette convivere con Curzio Barba, l’uomo più noioso di Solarolo». Presentazione all’Ala d’Oro di Lugo il 17 novembre).

Romanzi

Breve, intenso e sanguinoso. E pure romagnolo! E’ la Riviera Insanguinata (Risguardi) di Vincenzo Malavolti, brisighellese noto anche con lo pseudonimo di Vincent Mallory, che questa volta punta decisamente più al noir che non all’usuale fantasy (cifra preferita ma tutt’altro che unica, di un autore riconvertitosi pregevolmente anche al romanzo storico, in tempi recenti, e pure da poco insignito del premio Montefiore). Uscito pochi mesi dopo Notti Precarie 2, Riviera Insanguinata riafferma lo stile agile e il ritmo impetuoso di Malavolti, nonché la volontà di sondare i recessi meno ospitali della nostra società. Questa volta la per tramite di una vicenda che insanguina un freddo Natale riminese, con un serial killer di prostitute d’alto bordo che getta nel panico la «buona società» della riviera e guasta la routine a un commissario molto simile al tenente Colombo. Scritto di getto e da leggere letteralmente di corsa.

Preferisce invece il fantasy lo scrittore ravennate Andrea Oliva, che ambienta Spirito Eterno (Leone) nel XVI secolo, nel pieno della guerra tra la Spagna di Filippo II e l’Inghilterra di Elisabetta I. Attraverso l’alchimista John Dee (personaggio reale) nella guerra verranno coinvolti gli «eroi dell’antichità», grazie a un’indagine sui misteri più oscuri della storia e un bel po’ di magia. Anche Tres Dotes (Tempo al Libro) dei tredoziesi Lorenzo Bosi e Barbara Verni parte dalla storia vera, in particolare dalla conquista della Cispadania nel 200 a.C., per esplorare una Romagna collinare che davvero non immaginiamo, fra consoli e druidi.

Si esce completamente dal fantasy con il giornalista di Ravenna Stefano Bon, da poco uscito per l’editore nazionale Castelvecchi con La ragazza che andò all’inferno, titolo che in qualche modo riecheggia quello, piuttosto felice, dell’esordio dell’autore: Il giorno in cui sono stata uccisa, è stato il più bello della mia vita, del 2007. Il romanzo racconta di una giovane vedova che intraprende una vera e proprio «discesa all’Inferno» per riappropriarsi dei cocci della sua vita, travolta dagli eventi.

Viene poi da Castel San Pietro Liliana Casadei, che ha da poco dato alle stampe Le imperfezioni (Antipodes), romanzo di formazione di un bambino che cresce in un ambiente disfunzionale. Ancora sulla famiglia, la giovane faentina Denise Gondoni, invece, in Riconosco i tuoi occhi (Tempo al libro) racconta del rapporto unico tra un nonno e una nipote, vita vissuta nei suoi valori semplici e veri.

Storia locale

E’ sempre ricchissimo il panorama editoriale nostrano che affronta tematiche legate alla storia locale. Editore da sempre attento alla tematiche è Il Ponte Vecchio di Cesena, che in queste settimane pubblica diversi saggi di argomento storico. Il primo è l’importante Santi, Guerrieri e Contadini, l’altra Romadìola: la Bassa Romagna tra Antichità e Medioevo di Norino Cani, e che sia importante lo dice già la prefazione firmata da Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi. E’ poi molto più che un libro da «consultazione» - a partire dalle 600 pagine con ampio apparato iconografico - La Romagna dei Castelli e delle Rocche, in uscita il 30 novembre grazie all’impegno di diversi autori e studiosi: Cristina Castellari, Paola Novara, Mirko Orioli, Angelo Turchini e Marco Viroli. Sono poi usciti La liturgia diventa arte. Il Battistero Neoniano e la Cattedra di Massimiano a Ravenna di Emanuela Penni e Ravenna fascista. 1920-1925, la conquista del potere di Alessandro Luparini, con le foto straordinarie di Ulderico David di proprietà della biblioteca Oriani.

E’ da poco uscito ed è stato presentato alla festa di San Michele Quando a pallone si giocava con il bracciale (edito dal Comune di Bagnacavallo), appassionato racconto all'antico gioco che nel corso dell'Ottocento rappresentò uno degli spettacoli di punta per la tradizionale festa, documentatissimo e curato da ben quattro autori: Patrizia Carroli, Leone Cungi, Guido Dirani e Angelo Emiliani.

E’ poi sempre pubblicato dal Ponte Vecchio Cassandra Pavoni - un fantasma per amico del faentino Luciano Zaccarelli, che raccontato la storia della «Pavona» in modo decisamente originale, avendo vissuto per anni negli spazi del convento di S. Maglorio, dato che suo padre fu custode del Mic, eretto proprio dove sorgeva il convento. Su un versante più turistico è appena uscito, in italiano e inglese per l’editore Edisai, Benvenuti a Ravenna e Faenza 2017-2018, pratica guida dal costo contenuto e dall’apparato fotografico notevole.

Un progetto di ampio respiro, destinato a lasciare il segno nella sua comunità, è poi Cotignola dal dominio estense all’Unità d’Italia (Longo) di Giordano Dalmonte, volume di 300 pagine che non si concentra tanto sulla Grande Storia quanto sul «vissuto di quei tanti uomini, donne e bambini che non hanno mai avuto potere decisionale nella loro esistenza. Una storia sociale i cui protagonisti non sono uomini illustri, ma persone semplici». Con meno ambizioni, il faentino Domenico Morini indaga invece il suo ramo familiare in I Morini di Cà d'Capèla di S.Andrea, ma inanella oltre 1600 nomi, a partire da Giuseppe Morini, nato nel 1690 (presentazione domenica 15 ottobre alle 15 al Rione Nero).

Sul fronte - è proprio il caso di dirlo - della guerra, il giovane Mattia Randi sta ultimando Donne antifasciste - cinque storie faentine, supportato dall’Anpi, mentre è già uscito da qualche settimana I comunisti nella terra dei preti, storia e personaggi del Pci. Brisighella, 1921-1991, resoconto storico a cura di Claudio Visani e Viscardo Baldi sulla storia del partito in una comunità collinare che ha avuto anche un ruolo importante durante la Reristenza.

Rimanendo in collina, Tempo al Libro ha invece pubblicato Come le volpi - racconti e personaggi di collina della casolana Sonia Galliani, una raccolta di racconti scritti per rinsaldare il legame con la terra, senza nostalgia, col solo desiderio di lasciar traccia. La prima guerra mondiale è invece al centro di I Soldati di Solarolo nella Guerra 1915 – 1918, scritto da Lucio Donati, Fabrizio Raccagni e Giovanni Barnabè su progetto del Lions Club Valle del Senio.

Tradizioni

Limitrofo a quello della storia locale, quello delle tradizioni ospita anche saggistica di pregio di autori di rilevanza nazionale, come Eraldo Baldini, del quale segnaliamo l’uscita – solo anticipata nell’intervista su queste pagine di due settimane fa – di Sotto il segno delle corna. San Martino, la «festa dei becchi» e lo “charivari” in Romagna» (Il Ponte Vecchio), approfondimento «definitivo» di una tradizione che ha radici molto remote e simbologie vivide, già indagate dall’autore in altri saggi ma mai con un volume specifico.

Il «nostro» Angelo Emiliani sta poi lavorando su un nuovo progetto, dopo quello sul pallone a braccia di cui si diceva, ossia un libro dedicato al dialetto e a tradizioni che rischiano davvero di perdersi - quindi poco approfondite in altri testi similari -, con un focus sull’area della parrocchia di Ronco, in uscita per Tempo al Libro.

Domenica 15, alle 15 a Casola Valsenio, verrà poi presentato La Notte delle Favole. 10 anni di Racconti Dimenticati a Casola Valsenio, a cura del Teatro del Drago, edizione Nuovo Diario Messaggero. Sul tema dei giochi tradizionali sabato 14 ottobre, alle 18 al museo Tramonti di Faenza, Aldina Ballardini presenterà il suoi libro Ce l'ho, ce l'ho, mi manca, dedicato ai giochi propedeutici al lavoro manuale in via di estinzione e al progetto dell’Officina dei Giochi.

Saggi

E’ uscito da qualche mese ma continua a destare interesse il saggio-pamphlet Filosofia precaria (Il Vicolo), del ravennate Giorgio Stamboulis con le illustrazioni di Marisa Zattini. Tema del saggio è il «possibile naufragio del filosofo, la sua probabile resa davanti al suo compito primario: la ricerca del vero». Sul banco d’accusa siedono la filosofia e i filosofi contemporanei, «incapaci di dire qualcosa di importante» e di offrire risposte alternative alla frantumazione dell’individuo e delle conoscenze nella società di oggi.

L’editore faentino di e-book Homeless ha da poco pubblicato on-line Lavorare nel sociale, per il sociale, frutto di un lungo lavoro di Nico Bortoletto ed Everardo Minardi, che si rivolge agli operatori del terzo settore chiarendo le finalità ed evidenziando le criticità di chi lavora nell’ambito dei bisogno sociali.

E’ dedicato invece all’educazione dei bambini con l’arteterapia La Filanda delle Emozioni (Rusconi), ricerca della atelierista manfreda Anna Maria Taroni, che in 10 anni ha coinvolto 10mila bambini in originali esperienze alla scoperta delle proprie emozioni e delle proprie capacità artistiche. Teatro di questa avventura le scuole faentine nonché, dal 2009, gli spazi del centro commerciale La Filanda, con i suoi laboratori creativi. Dalla collaborazione con Rusconi è nato un libro-manuale che offre spunti, idee, percorsi, metodologie per chiunque si occupi della educazione dei bambini in ogni suo aspetto o per chi vuole approfondire l’incontro con le emozioni attraverso la pratica artistica.

Cucina

Non è certo una novità che i libri di cucina ormai campeggino ai piani alti dell’offerta libraria, e nei mesi scorsi c’è stata pure l’importante uscita di una nuova indagine culinaria di Graziano Pozzetto, il maggiore gastronomo della Romagna, che questa volta ha raccontato La cucina, i sapori e i vini della Repubblica di San Marino (Minerva).

Tra Ravenna e Cervia vive e lavora invece Maria Luisa Savorani, che in Cibologia (Franco Angeli) approccia la cucina da un punto di vista umanista che si è tramandato nei secoli ma che spesso ci sfugge, quello preparare da mangiare per gli altri con l’obiettivo di rigenerarci.

Arte, fumetti e fotografia

Si chiama Mi passi il pannolino? e racconta storie di nonni e nipoti, water e vasini, pannoloni e pannolini il divertente libro pubblicato da Carta Bianca in estate con i disegni di Roberto Pozzi e i testi di Paolo Martini e Stefano Damiani, per sdrammatizzare sugli eccessi della maternità e della paternità.

Venendo all’arte figurativa, è in fase di ultimazione il libro, di prossima uscita, che Giuliano Vitali ha dedicato a Guerrino Tramonti. Sotto il segno del granchio racconterà la vita dello scultore faentino in forma romanzata.

Venendo alla fotografia, il faentino Isacco Emiliani sabato 16 alle 18 presenta da Moby Dick il suo progetto-reportage White Finland, frutto di un lungo viaggio di 4678 chilometri, tra il 63° e il 68° parallelo, alla scoperta di un’infinita gamma di «bianchi».

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