Ravenna, due nuove stazioni merci ai lati del Candiano, accordo fra Comune e Rfi
La novità presentata a Ravenna dal sindaco Michele de Pascale al convegno «L’economia va in porto», organizzato da Cna Ravenna, è la firma dell’accordo con Maurizio Gentile, direttore generale di Rete Ferroviaria italiana, per la realizzazione di due nuove stazioni merci, che avranno 750 metri quadri di superficie e sorgeranno lungo il Candiano, uno a sinistra e una a destra del canale.
Nelle prossime settimane saranno spiegate nei dettagli tutti gli investimenti che saranno fatti su Ravenna e che toglieranno i treni e il traffico merci dalla stazione civile.
Una scelta che apre un nuovo capitolo per Ravenna dopo la presentazione del progetto Hub portuale di Ravenna 2017 e porterebbe la città finalmente ad essere il primo porto dell’Emilia Romagna e la piattaforma logistica dell’Adriatico.
Adesso è il momento di pensare al futuro per questo nel convegno si è parlato delle prossime priorità: infrastrutture, autotrasporto e logistica.
Massimo Mazzavillani, direttore Cna Ravenna, sottolinea «abbiamo sempre detto nel tempo che è fondamentale andare avanti con i lavori nel porto, ma è altrettanto fondamentale dotare la città di tutte quelle infrastrutture di aree ferroviarie del mare e di quei servizi portuali sia alle merci che alla logistica per garantire il completo e corretto funzionamento di tutto l’hub portuale. Le infrastrutture sono una nota dolente per la città perché da troppo tempo c’è stagnazione e non ci sono quegli interventi necessari primo fra tutti la Cesena-Ferrara mare per garantire migliori collegamenti, ma la stessa viabilità dal porto verso le infrastrutture primarie».
Mazzavillani saluta la novità annunciata da de Pascale con soddisfazione: è importante l’attesa imminente dell’accordo raggiunto per spostare le merci dalla stazione di Ravenna nei due lati delle banchine portuali, già questo è un segnale importante. Alcuni interventi, legati alle infrastrutture sono stati programmati, sono in corso, come il potenziamento sulla Classicana, sui collegamenti col porto. Tutti importanti, ma bisogna avere un’idea più ampia di sviluppo del territorio e oggi le infrastrutture più che mai sono elementi di competitività fondamentale sul territorio».