I migliori vini di Romagna. I vincitori dei concorsi enologici della Romagna

Ce n’è per tutti i gusti. Versioni tradizionali, macerate, moderne, passite, ancestrali, con bollicine e del cuore. Vini dai punteggi altissimi e vini che lasciano un segno importante nella memoria gustativa di chi li assaggia. C’è emozione in questi sorsi di una Romagna enoica sempre più attenta alla qualità e alle esigenze dei consumatori. Capisaldi sono sempre i Sangiovese e le Albane ma iniziano a prendere corpo e riconoscibilità anche i Pignoletto, Merlot e le diverse Igt (fatte per lo più da blend o da vinificazioni che non rientrano nei disciplinari). Lo dimostrano i risultati ottenuti da alcuni dei più importanti concorsi che si sono tenuti in questo periodo dedicati alla promozione, valutazione e conoscenza dei vitigni più importanti, quindi dei vini, dell’identità enologica.
Per quanto riguarda l’evento «Albana Dèi» evento che ha visto una doppia giuria, tecnica e popolare, esprimersi sulla Romagna Albana docg, importanti i risultati usciti. Questo è stato un percorso in cinque tappe (Dozza, Bertinoro, Faenza, Oriolo dei fichi, Brisighella) che ha premiato i primi tre vini per le categorie: tradizionale, moderna e del cuore.
Ad aggiudicarsi la prima posizione nella categoria moderne è stato «Cinquecento» 2015 della tenuta Diavoletto di Bertinoro (FC), seguita da «Poderi delle Rose» 2016 di Cantina Intesa di Faenza (RA) e «Cleonice» dell’azienda Fiorentini di Castrocaro Terme (FC). Tra le Albana all’antica, si è imposto «Fiorile» 2016 del fondo San Giuseppe di Brisighella (RA). Seconda posizione per «Sabbia Gialla» 2016 della Cantina San Biagio Vecchio di Faenza (RA), terza per «Vitalba» 2016 dell’azienda Tre Monti di Imola (BO). L’Albana del cuore 2017 è «Cinquecento» della tenuta Diavoletto. Completano il podio: «Gea» di Vigne di San Lorenzo di Brisighella (RA) e «Leggiadro» di Riccardo Ballardini di Forlì (FC).
A Cesenatico (FC) sono stati inoltre proclamati i vincitori del concorso «Vino del Tribuno». Concorso che punta a evidenziare la migliore produzione enologica del territorio, presentare al pubblico le tipologie dei vini più caratteristici e premiare lo sforzo delle aziende al miglioramento qualitativo. Al concorso hanno partecipato un’ottantina di vini tra docg, doc e igt. Tra tutti hanno conquistato il diploma di Gran merito (il punteggio più alto per ogni categoria) una decina di vini, mentre sono stati premiati ex-aequo con il diploma di merito una trentina di vini che hanno ottenuto un punteggio non inferiore agli 80/100. La «Targa del Tribunato» è invece stata conferita al vino che ha ottenuto il punteggio assoluto più alto, il Romagna Albana passito docg «Piccolo Fiore» 2011 dell’azienda Assirelli - Cantina da Vittorio di Dozza (Bo), e alle singole aziende che hanno ottenuto i punteggi più alti sommando almeno tre vini in concorso: Stefano Zavalloni di Cesena e Cantina Forlì Predappio di Forlì. Infine hanno ricevuto una menzione speciale i vini che hanno raggiunto il massimo punteggio nell’ambito di una serie di categorie «Il Tribuno che accompagna» al Sauvignon Rubicone Igt «Colvento» 2015 del Fondo Ca’ Vecja di Imola (Bo) e «Il Tribuno che chiude» per la Romagna Albana passito «Piccolo Fiore» 2011 della Cantina da Vittorio di Dozza (Bo).