Dalla Segavecchia all’Imburneda, aspettando San Lazzaro

Il Carnevale è una festa profana di per sé, specie quando nasce in esplicito sberleffo all’autorità religiosa o senza vincoli di calendario. Ed è quest’ultimo il caso della Segavecchia di Cotignola, festa antichissima che risale al 1451, quando Francesco Sforza condannò al rogo una strega, da allora rievocata praticamente ogni anno al palesarsi della bella stagione (naturalmente la sagra ha a che fare anche con le ritualità stagionali tipiche della tradizione contadina). Ad ogni modo a Cotignola la festa è già entrata nel vivo, con la Ca’ di Mèt in centro già attiva nel servire specialità romagnole ogni sera. Venerdì 24 suonerà in piazza la Cadillac Dream Band, lasciando spazio sabato 25 all’Ipanema show do Brasil. Sabato 25 alle 17 il teatro Binario ospiterà la premiazione del concorso fotografico «Premio Segavecchia» e un’ora dopo, a Palazzo Sforza, Giovanni e Guglielmo Savini doneranno alcune opere d’arte alla città. Domenica 26 la Segavecchia sarà al culmine: alle 11 corteo storico, a mezzogiorno pranzo allo stand gastronomico, alle 15 corteo mascherato con la Vecchia, con tanto di carri allegorici e banda musicale di Sarsina, mentre alle 17 si terranno le premiazioni del carnevale, cui seguirà la lettura della sentenza di morte e quindi il rogo della Vecchia.
Domenica 26 carri e maschere sfileranno a Riolo Terme, con una festa colorata in centro che vede anche il coinvolgimento delle scuole del paese. Alle 17 spettacolo di burattini alla sala San Giovanni. Programma simile a Fusignano, dove alle 14, in centro, partirà una sfilata di carri allegorici, gruppi mascherati a piedi e in bicicletta, con doldi per tutti e le musiche della banda «Come eravamo Valle Senio». Si festeggia il Carnevale sempre domenica 26 anche a Godo, con la sfilata da piazza Nullo Baldini alle 14.30, dolci e premiazione.
Ma domenica 26, a Santa Lucia di Faenza, si celebra anche la paganissima ricorrenza dell’Imburneda ad Sata Lusa, che nacque tanti anni fa proprio in sfregio ai dettami quaresimali. A mezzogiorno la strampalata carrellata di medici e ammalati mascherati si ritroverà alla trattoria Manueali, in via S.Lucia, per poi riversarsi nelle campagne e gozzovigliare nelle aie e lungo il tragitto, tra scherzi, carri e punti di ristoro. Il comitato invita i partecipanti a presentarsi in bicicletta, se possibile. Info 0546/642287. Sempre a Faenza, ma domenica 2 aprile nel Borgo Durbecco, tornerà poi il tradizionale Carnevale di San Lazzaro, con la «Spassigeda de turtell…long e fiom» dalle 10 in corso Europa e la sfilata dalle 14.30, con 25 gruppi mascherati con carri allegorici, le madrine, gli sbandieratori e musici del Borgo Durbecco, le majorette di Povegliano Veronese, la selezione di miss Carnevale e la partecipazione di gruppi mascherati da Rijeka (Croazia), Skrljevo, Villorba (TV) e Verona.