25 aprile, per non dimenticare la Liberazione, 72 anni dopo

Romagna | 25 Aprile 2017 Cronaca
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RAVENNA
Le celebrazioni avranno luogo martedì 25, alle 11, in piazza del Popolo con la deposizione di corone alla lapide dei partigiani caduti per la liberazione dal nazifascismo. Interverranno il sindaco e presidente della Provincia Michele de Pascale ed Erika Tondo in rappresentanza dell’Associazione nazionale partigiani italiani (Anpi) della provincia di Ravenna. Seguirà l’esibizione della banda musicale cittadina. Nella stessa giornata, con ritrovo alle 9.45 in via Galilei si svolgerà anche la tradizionale «Pedalata della Liberazione». La partenza è prevista alle 10.30. (Per informazioni lgasparini@comune.ra.it tel. 0544/482266; è consigliabile per tutti l’uso del casco). Domenica 23 aprile alle 11, nel portico della basilica di sant’Apollinare in Classe, davanti alla lapide che ricorda il salvataggio dell’importante monumento bizantino da parte delle forze alleate e partigiane, si terrà una cerimonia commemorativa a cui parteciperanno associazioni d’arma e autorità cittadine del Comune di Jesolo (per l’occasione in visita a Ravenna), alla presenza dell’assessore Giacomo Costantini e del presidente dell’Anpi provinciale, Ivano Artioli. Altre iniziative in città e nel forese tra il 21 e il 29 aprile.   
 
BASSA ROMAGNA
Martedì 25 aprile, Ponte della San Vitale sul Fiume Senio. Deposizione corone. Partecipazione dei lughesi a «Nel Senio della Memoria». 14^ edizione della camminata della Liberazione lungo il fiume. Diciotto chilometri di teatro, di musica e di racconti di Comunità. Partigiani dell'accoglienza, dell'integrazione, dell'uguaglianza. Luigi 18 anni, Renzo 17 anni, Giovanni 18 anni, Domenico 20 anni, Giorgio 15 anni, Carlo 20 anni; Floriano 23 anni, Gianni 17 anni. Ragazzi partigiani della libertà, presi, incarcerati e torturati per alcuni giorni nelle carceri lughesi della Rocca, e uccisi, il 25 e il 26 ottobre del 1944. Concerto del Coro Farthan di Marzabotto. Il filo emozionale del canto di 35 coristi, con la massima energia femminile, diretti da Elide Melchioni.       
 
FAENZA
Martedì 25 aprile Festa a Ca’ di Malanca. Ore 12.30 pranzo, ore 14.30 saluto dei sindaci di Brisighella Davide Missiroli e di Faenza Giovanni Malpezzi. Segue il concerto «La Resistenza e i Briacadanda». Il «Centro Residenziale Ca' Malanca di studi ed iniziative sulla Lotta di Liberazione in Emilia-Romagna» è stato istituito con una apposita Legge della Regione Emilia-Romagna, approvata dal consiglio regionale il 21 febbraio 1990. E' però da vari anni che un gruppo di partigiani aderenti all'Anpi di Faenza ha ristrutturato Ca' Malanca, promuovendo il Museo della Resistenza e della Guerra di Liberazione e dando origine alle esperienze dei giorni residenziali nei luoghi dove si svolsero alcuni degli episodi più eroici e drammatici della Resistenza. La zona di Ca' Malanca è da apprezzare anche per i suoi valori naturalistici, per le possibilità escursionistiche che offre e per non perdere la conoscenza di quelle civiltà contadine e montanare che tanto contribuirono alla Lotta di Liberazione. 
 
 
 
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