Ravenna, Cagnoni: il processo inizierà il 10 ottobre in Assise
Il gup Antonella Guidomei, nel corso dell'udienza preliminare per il processo a carico di Matteo Cagnoni del 26 giugno che fa seguito a quella dello scorso 22 giugno in cui aveva ammesso come parti civili il Comune di Ravenna, i familiari della vittima, Linea Rosa ed Udi, ha rinviato a giudizio l'imputato per omicidio volontario e pluriaggravato della moglie Giulia Ballestri avvenuto il 16 stetembre dello scorso anno. Questa mattina la difesa di Cagnoni, l'avvocato Giovanni Trombini, ha presentato le eccezioni di nullità su varie prove dell'accusa chiedendo il non luogo a procedere spiegando come fossero state raccolte violando i diritti che la difesa ha per legge. Si tratta dell'autopsia; l'analisi del contenuto gastrico per la determinazione dell'orario della morte; le intercettazioni telefoniche; e l'analisi della scheggia di legno trovata nei jeans dell'imputato e presumibilmente appartenente all'arma del delitto, un tronco di pino. In sede di udienza preliminare Cagnoni avrebbe potuto scegliere di venire processato in abbreviato, rito che sconta 1/3 di pena in caso di condanna, ma non chiedendolo verrà processato davanti alla corte d'assise, due giudici di professione e sei "popolari", comuni cittadini e il processo inizierà il prossimo 10 ottobre. L'abbreviato si sarebbe basato esclusivamente su quanto raccolto dall'accusa mentre il rito ordinario prevede che vengano ascoltati anche testimoni oltre, se lo vorrà, all'imputato. Dopo la lettura del dispositivo del gup, la difesa di Cagnoni ha chiesto nuovamente la scarcerazione o i domiciliari con braccialetto elettronico. Il giudice s'è riservata di decidere.