Probabile un raptus di follia dietro l'assalto alla caserma dei carabinieri
Da quando sono in carcere non hanno risposto più ad alcuna domanda. Si sono trincerati nel silenzio Antonio e Natale Lucido, padre e figlio siciliani d'origine e friulani d'adozione che, nel pomeriggio del 26 marzo, hanno spaccato con l'auto la sbarra d'ingresso del comando dei carabinieri di Viale Pertini e, agli agenti che li hanno bloccati, hanno urlato che avevano una bomba a bordo. Accertato che non vi fosse alcun ordigno e non essendo stati i due in grado di giustificare il gesto, sono stati portati in carcere e, il 27 marzo c'è stato l'interrogatorio di convalida del fermo. Dopo essere stati in visita ad alcuni parenti a Punta Marina i due si sarebbero dovuti imbarcare a Genova per raggiungere Palermo in nave. La Magistratura ha disposto una perizia su entrambi e sta indagando sul passato di entrambi dopo aver escluso la matrice terroristica. Si ipotizza, piuttosto, un raptus di follia.