«Serve molto coraggio, un pizzico di sana incoscienza e tanta voglia di fare». Questo è il segreto di un fortunato successo firmato dalla giovane imprenditrice ravennate del food Jenny Alushi, alias «
MyHomemade» che da passione personale è riuscita a creare un vero e proprio business. «Tutto nasce in casa - afferma l’imprenditrice - soprattutto dalla voglia di fare regali di Natale alternativi e artigianali. Nel 2012 ho iniziato così a regalare ad amici marmellate e prodotti da consumo domestico realizzati da me per poi, su suggerimento di alcuni conoscenti, provare a fare il passo ulteriore presentando alla fiera milanese Fa la cosa giusta queste produzioni. Un successo straordinario ed inatteso, anche se nato senza nessuna ambizione lavorativa, che ci ha permesso di tornare a casa, da Milano e da altre fiere, con la macchina vuota». Da qui l’idea imprenditoriale. Produzione a chilometro zero, materie prime selezionate, artigianalità e professionalità in tutto il processo produttivo, un pizzico di fashion e di stile e il successo è arrivato. Il tutto in un arco temporale ristretto che da settembre a dicembre vede l’azienda, che per l’occasione arriva a contare anche dodici dipendenti, letteralmente oberata di lavoro.
«Oggi - rimarca la 33enne ravennate - presentiamo una ventina di referenze diverse in ambito food a cui presto aggiungeremo anche una serie di prodotti per la cura del corpo. Per quanto riguarda i prodotti commestibili, questi vanno dai preparati stratificati in vasetto per i cookie a quelli per i pancake passando attraverso i biscotti, cake, pane, muffin, sali e zuccheri aromatizzati Ogni prodotto viene corredato da due ricette, una tradizionale ed una in stile vegan. Adesso il nostro impegno è rivolto a destagionalizzare il lavoro. Vogliamo riuscire a produrre sempre idee e prodotti nuovi, cosa che facciamo, magari non rimanendo ancorati al ‘solo’ momento natalizio. Lo spazio di crescita c’è e visto il successo che ci riconosce il mercato vogliamo provare a sfruttarlo».
Per quanto riguarda il futuro, non tanto lontano, le idee a MyHomemade non mancano. «Stiamo investendo molto. In primis, per essere più flessibili e per avere un controllo totale sul processo produttivo, stiamo realizzando il laboratorio di assemblaggio in sede, fino ad ora ci appoggiamo ad una realtà, sempre artigianale, esterna. E poi stiamo preparando una piattaforma on-line per la vendita sul nostro sito. Abbiamo circa 300 rivenditori esclusivi dei nostri prodotti in tutta Italia ma l’acquisto on line è una possibilità e una necessità che vogliamo cogliere».
Per maggiori informazioni:
www.myhomemade.it.
Riccardo Isola