Eraldo Baldini: «Com’era Ravenna 20 anni fa: ve lo racconto in tre romanzi brevi»
Eraldo Baldini sarà protagonista lunedì 10 luglio al bagno Perla di viale Colombo 34 nell’ambito della rassegna «Perle di libri sulla sabbia». A presentare il libro Tre mani nel buio, che Eraldo Baldini scrisse nel 2001 per Sperling&Kupfer e che è stato ristampato nei mesi scorsi da Fernandel, sarà la giornalista Federica Ferruzzi. Si tratta di tre romanzi brevi che si intrecciano intorno a crimini a volte sanguinosi e plateali, altre subdoli e sottili, legati tra loro dal tema della malattia. Racconti polizieschi, gli unici «gialli» scritti dall’autore oltre a quelli contenuti in Medical thriller e oltre a Bambine. A fare da sfondo sono gli scenari della provincia ravennate, dal mare alla collina, passando per luoghi un tempo ritenuti pericolosi, come ad esempio piazza San Francesco. «In quei racconti - spiega Baldini - si vede una geografia sociale che nel frattempo è cambiata: in città non è più così facile identificare luoghi problematici. Allora c’erano punti che tradizionalmente erano ritenuti luoghi di marginalità, come la Darsena, zone ben definite e circoscritte. Ora, al di là della realtà che è sempre difficile da misurare, c’è una percezione di minore sicurezza ovunque. Questi racconti - prosegue l’autore - sono stati scritti in un’epoca pre-telefonino e pre-facebook, dove il modo di vivere era diverso. In questi anni sono cambiati sia il modo di socializzare che di fare indagini: se li scrivessi oggi li adatterei alla nostra realtà, ma sono interessanti perchè rispecchiano, a distanza di vent’anni, quanto sia cambiato il mondo intorno a noi. Sono un modo per misurare la rapidità del cambiamento».
Nel frattempo Baldini è stato nominato, con il romanzo Einaudi Stirpe Selvaggia, tra i finalisti del premio «Alessandro Manzoni - Città di Lecco» dedicato al romanzo storico, che sarà consegnato in ottobre.