Faenza, picchia i carabinieri ed incendia un'auto, profugo finisce in carcere

Faenza | 17 Maggio 2017 Cronaca nera
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Un nigeriano 32enne, ospite di un centro accoglienza a Faenza ha dato in escandescenze mandando all’ospedale tre carabinieri ed ha dato fuoco all'auto di un operatore del centro venendo, quindi, arrestato per incendio doloso e danneggiamento aggravato. L’episodio s’è verificato il pomeriggio del 15 maggio quando l’uomo ha sfondato una porta del centro per entrare in una sala per prendere delle bibite. Un raptus di follia che ha costretto gli operatori a chiamare i carabinieri, giunti sul posto con due pattuglie, una del Radiomobile e l’altra della stazione del Borgo D’Urbecco. Il 32enne s’è barricato in una stanza rifiutandosi categoricamente di collaborare, poi, presa una bici, ha provato ad allontanarsi, ma è stato immobilizzato dai militari. Questo ha provocato un’altra violenta reazione nel 32enne che ha aggredito tre carabinieri con calci e pugni facendo loro rimediare una prognosi di due settimane. «O mi rimpatriate o faccio un casino». Con questa frase che ripeteva spesso, il 32enne, arrivato in Italia due anni fa, il mese scorso aveva chiesto il rimpatrio assistito in Nigeria. Già nel centro di accoglienza straordinaria di Predappio, aveva manifestato insofferenza ed un atteggiamento ostile nei confronti degli operatori e degli altri ospiti, pertanto era stato trasferito in un centro di Faenza. Anche qui, però, le liti erano all’ordine del giorno così come le violazioni alle regole e la richiesta continua di venire rimpatriato. L’ennesimo contrasto del 15 maggio l’ha portato a passare una notte nelle camere di sicurezza in caserma con l'accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il 16 maggio, davanti al giudice Andrea Galanti ha patteggiato un anno di reclusione ed è stato rimesso in libertà, ma la sera stessa ha dato fuoco all'auto dell'operatore di un centro accoglienza nel quale non aveva diritto a soggiornare, sostenendo di averlo fatto perchè, appunto, non volevano accoglierlo. E' stato quindi portato in carcere per incendio doloso e danneggiamento aggravato.
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