Coop. Ceramica investimenti su Faenza per l’alta gamma. Il 26 si rinnova la solidarietà

La Cooperativa Ceramica d’Imola sembra aver alle spalle il momento più duro e, pur continuando a dichiarare circa 300 esuberi su 1.309 lavoratori, rinnoverà mercoledì 26 aprile il contratto di solidarietà fino a fine anno e ha varato un piano d’investimenti importante (34,5 milioni in tre anni), molti dei quali sono in corso a Faenza. 

GLI INVESTIMENTI
«Lo stabilimento produttivo di Faenza è la palestra del gruppo ed è il luogo dove si testano i nuovi prodotti». In questa frase viene sintetizzato lo spirito che sta dietro agli investimenti in corso in via Pana per ammodernare gli impianti e il processo produttivo da parte della Cooperativa Ceramica d’Imola, che significa attrarre in città il grosso dei 34,5 milioni d’investimento previsti nel piano triennale 2017/2019. Inoltre è possibile che le stime siano riviste al rialzo in corso d’opera.
L’Ape investirà circa 20 milioni di euro entro fine anno (in totale saranno 21 per il gruppo) nello stabilimento manfredo per un nuovo forno (sarà attivo entro fine maggio) e una nuova linea continua plus per produrre formati fino a 120x240 centimetri, ossia quelli più appetiti dal mercato estero in questo momento.
Per ottimizzare il processo e migliorare la qualità, tutti i prodotti verranno lavorati completamente in loco (rettifica, lappatura, etc.), riducendo così tempi e sprechi.
In generale la cooperativa prevede incrementi di volume nel triennio del 3% rispetto allo stallo del piano precedente.

L’ANDAMENTO
La cooperativa imolese arriva al nuovo piano triennale con un nuovo direttore commerciale e con il vecchio piano 2014/2016 che ha visto a consuntivo una serie di miglioramenti, delle performance incoraggianti. Sono migliorati i margini di guadagno, è migliorata la resa della prima scelta (+3%), è diminuito il costo della fabbrica (-3%) e sono diminuiti sensibilmente il versamento a magazzino (-13%) e le giacenze. Inoltre sono migliorate sensibilmente le performance legate allo scarto, ridotto del 56%.

IL PERSONALE 
La Cooperativa Ceramica d’Imola continua a dichiarare circa 300 esuberi su 1.309 lavoratori (dati a fine marzo). Mercoledì 26 aprile sindacati e dirigenti firmeranno l’accordo per rinnovare il contratto di solidarietà che scade a fine mese: sono in fase di cesellatura gli ultimi dettagli.
Inoltre verrà proposta una «non opposizione al licenziamento» - ex mobilità volontaria, sostituita dalla Naspi - incentivata con una cifra simile all’ultima (erano 25mila euro) con eccezioni su alcune tipologie di lavoratori per i quali la cooperativa è disponibile a pagare anche corsi di formazione esterni per riqualificare professionalmente chi esce. 
Infine è allo studio un accordo innovativo e sperimentale per ridurre l’orario in alcuni reparti (affari generali, smalterie e scelte), fondamentale in vista del termine degli ammortizzatori sociali come alternativa credibile al licenziamento.

I SINDACATI
«Il piano industriale 2017/2019 prevede la maggior parte degli investimenti a Faenza, che diventerà un punto d’eccellenza del gruppo - spiega Monica Domenicali della Filctem Cgil -. Siamo consci che questi investimenti miglioreranno le performance, ma non porteranno certo ad un aumento di personale, né faranno riassorbire gli esuberi. I dirigenti sono ottimisti e sono certi che il peggio sia passato: l’impresa è in sicurezza, l’esposizione con le banche sta migliorando e le giacenze di magazzino stanno calando».
«Penso ci abbiano presentato un piano industriale che possa avere gambe: è un progetto serio e credibile - commenta invece Roberta Ceroni della Femca Cisl di Faenza -. Noi faremo di tutto per raggiungere il miglior accordo possibile, ma nei prossimi mesi avremo una sfida molto importante su forme innovative di accordi. Dalla Coop Ceramica abbiamo notato una disponibilità come mai prima d’ora».

Christian Fossi