Arrivano le sagre di collina e di palude

Ultimo scorcio per le grandi feste della Bassa Romagna, che vivranno ancora un fine settimana di passione prima di lasciare spazio alle sagre più propriamente gastronomiche e confinate agli estremi della Romagna, dalle castagne della collina fino ai sapori palustri dei confini col ferrarese. Sagre che già si affacciano sul proscenio di questo week-end, mescolandosi alle grandi feste di piazza. Eventi comunitari che ribadiscono l’antico rituale di celebrazione della fine dei raccolti, che talvolta qualcuno preferisce non definire «sagre», quasi fosse una parolaccia, e magari dimenticando che il termine «sagra» trae la sua origine da «sagrato», quindi da festa di origine devozionale, per assumere solo oggi una connotazione più tipicamente gastronomica. E che la buona tavola faccia la parte del leone un po’ in tutti gli eventi non deve da una parte distogliere l’attenzione dagli appuntamenti che da offrire hanno tanto altro, né dall’altra sminuire il valore sociale e spesso volontaristico di lavora dietro ai fornelli e magari recupera sapori della tradizione più vera.

COMACCHIO

Parte venerdì 29 – e proseguirà a Comacchio fino al 15 ottobre – la tradizionale sagra dell’Anguilla, festa tra le più grandi e partecipate del territorio al di sopra di Ravenna. Accanto alle tentazioni del grande stand gastronomico allestito a pochi passi da Argine Fattibello – le cui cucine (aperte anche il venerdì sera con menu speciali) ogni sabato e domenica proporranno un po’ tutti i più tipici piatti della tradizione locale – il cartellone prevede per i tre week end il susseguirsi di appuntamenti e iniziative rivolti tanto agli appassionati della buona tavola, quanto di cerca visite tra la città, i canali e il mare. In particolare sabato 30 si terrà, in mattinata, una dimostrazione di pesca e spiedatura dell’anguilla, mentre nel pomeriggio si potrà fare un’escursione in Valle Campo, rientrando in tempo per il «Tramonto in jazz». Programma simile domenica 1° ottobre, con il concorso canoro Sing&Sound alle 18.

CAMPOTTO
E’ rinomata per la gastronomia, la sagra dei Sapori d’Autunno, che riempirà di profumi e sapori i primi tre fine settimana di ottobre a Campotto di Argenta. Una fama meritata, perché fin dal menù intercetta alla perfezione sia la stagione di passaggio che è l’inizio dell’autunno, sia quella zona di confine tra il ravennate e il ferrarese nella quale sorge Campotto. Qui, sotto gli stand coperti del parco Due Ponti il 29 e 30 settembre e poi l’1, 6, 7, 8, 13, 14 e 15 ottobre si potrà cenare (e la domenica anche pranzare) nel grande ristorante all’aperto allestito per la sagra. I «sapori d’autunno» vanno dai crostini di stagione a primi succulenti come risotto al germano reale, pappardelle al ragù di lepre, tortelloni con porcini e tartufo, cappellacci di zucca al ragù e poi secondi come capriolo e cinghiale in salmì con polenta, castrato ai ferri, medaglioni di filetto di suino ai porcini, tomino al tartufo con speck e funghi e piatti immancabili come la salama da sugo, le rane fritte e l’anguilla ai ferri. Domenica 1 ci sarà anche un raduno di auto storiche. Info 339/3177946.
 
PALAZZUOLO
Parte con l’anteprima della «mostra mercato Palazzuolo in piazza» la tradizionale sagra del Marrone e dei Frutti del Sottobosco di Palazzuolo Sul Senio, che per non smentirsi - e quindi dal primo del mese - si svolge tutte le domeniche d'ottobre. Il marrone sarà al centro dei mercatini dei menù domenicali, ma non sarà solo. Infatti al centro dell’evento di Palazzuolo c’è anche la vendita e la valorizzazione di altri prodotti della collina: funghi, tartufi e altre tipicità del sottobosco.
 
SAN CASSIANO
Con quasi mezzo secolo di edizioni sulle spalle, la sagra della Polenta di San Cassiano, nelle colline brisighellesi, è una delle feste più storicizzate e in fondo identitarie del comprensorio faentino, tanto più che ogni anno accoglie l’autunno tra l’aria pungente delle alture e il calore della polenta. A San Cassiano, ogni anno, si danno appuntamento i volontari del paese e altri «polentari» sparsi per l’Italia, soprattutto i «colleghi» di Santa Maria in Selva (Macerata). La regina dello stand gastronomico (aperto nelle prime tre domeniche di ottobre a pranzo e cena) viene condita con i funghi porcini, il ragù di carne (maiale, lepre, cinghiale, capriolo) o il baccalà. Negli stand si possono acquistare prodotti locali come farina per polenta, biscotti e castagne. Inoltre c’è spazio per la storia della polenta con l’esposizione di attrezzi agricoli del passato e per attrazioni popolari. Ogni pomeriggio si terrà un concerto: domenica 1° ottobre con il Trio Scalini, domenica 8 con Sam&Jo’ e il 15 ottobre con i Formula Tris.