«L’Emilia Romagna perde gli anticorpi» secondo Marco Martinelli

Emilia Romagna | 01 Agosto 2017 Spettacoli
lemilia-romagna-perde-gli-anticorpi-secondo-marco-martinelli

di Elena Nencini

Saranno due statue, quelle di Don Camillo e Peppone, a raccontare la storia «Saluti da Brescello» il nuovo testo di Marco Martinelli, interpretato da Gigi Dall’Aglio e dal lughese Gianni Parmiani. Una grande produzione, che andrà in scena dall’11 al 16 settembre a Roma, al teatro Nazionale. Lo spettacolo fa parte di un progetto corposo di Antonio Calbi e Fabrizio Arcuri che si chiama «Ritratto di una Nazione. L'Italia al lavoro» con 20 quadri teatrali dalle diverse regioni del Belpaese. Per l’Emilia-Romagna Calbi e Arcuri hanno coinvolto Marco Martinelli del teatro delle Albe, che dalla nostra provincia ha poi chiamato Gianni Parmiani, dopo aver aderito con entusiasmo.

Com’è nato il progetto?

«Ho risposto a una chiamata di Antonio Calbi, direttore del teatro Nazionale di Roma. Un paio d’anni fa avevano già fatto Ritratto di una capitale, sulle infiltrazioni mafiose. Adesso hanno coinvolto un drammaturgo per ogni regione».

Qual è il tema?

«L'articolo 1 della Costituzione, quindi il ritratto di una nazione al lavoro. Mi hanno chiesto di scrivere un testo con dei paletti ben precisi, non doveva durare più di 30 minuti, con due, al massimo tre personaggi, e doveva essere in tema. Chiedere ad ogni autore di rappresentare la propria regione è come intingere la penna nel proprio animo, in una lingua che sente e risente delle diverse forme. L'Italia è come il costume di Arlecchino, ha tante lingue».

Di cosa ha scritto?

«Ero stato molto colpito da una storia vera, su cui già stavo pensando di lavorare, che mi aveva raccontato un vigile urbano di Brescello, Donato Ungaro; una storia di 15 anni fa. Ungaro fa il suo lavoro e comincia a sospettare la presenza della 'ndrangheta nel paese. Ma tutti gli dicono che sono brave persone. Lui continua a fare il suo lavoro e ad appioppare multe, finché il sindaco non lo chiama e gli dice di smetterla. Lui si rifiuta e il sindaco lo licenzia, senza giusta causa. Si scoprirà che era l’avvocato di alcune famiglie mafiose. C'è stato un processo, amarissimo, durato 15 anni. Adesso dovrebbe essere reintegrato nella sua Brescello, un paese che però è il primo comune sciolto per presenza mafiosa».

Ha già visto delle prove?

«No, io sono solo l'autore. Sono molto curioso di vederlo l'11 settembre. Sarà una bella sorpresa».

Come l'ha sviluppato?

«Nella piazza di Brescello ci sono due statue in bronzo di Peppone e Don Camillo, ad altezza naturale, e mi sono immaginato che nella notte le due statue raccontino e commentino la situazione, dicendo “Che vergogna” e ci raccontano la storia di un'Italia che sta cambiando. Credo sia sempre importante che un drammaturgo racconti delle miserie del presente e insista sul fatto di non abbassare mai la guardia, come quando si dice che la mafia non esiste. L'Emilia Romagna era una regione che sembrava avere tutti gli anticorpi, adesso è sempre più attraversata dalla corruzione».

Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-emilia-romagna-lemilia-romagna-perde-gli-anticorpi-secondo-marco-martinelli-n15321 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione