Centrale a biomasse PowerCrop di Russi, a giorni partiranno i cantieri

«Il cantiere è pronto a partire, stiamo aspettando l’ultima autorizzazione per l’antisismica e poco altro. Man mano arriveranno gli ultimi ‘ok’, automaticamente partiranno i lavori. E’ questione di giorni. La tabella di marcia è tracciata ed entro fine 2018 l’impianto sarà funzionante». Raimondo Cinti, consigliere di PowerCrop che ha seguito e sviluppato il progetto fin dagli esordi, spiega così il punto di svolta sui lavori di riconversione dell’ex zuccherificio Eridania di Russi che porteranno alla nascita di una centrale a biomasse con una caldaia da 30 MWe che sarà alimentato da cippato di legno, il cui fabbisogno è di circa 270mila tonnellate all’anno, che porterà a una produzione annua complessiva stimata in 222 GWh che soddisferà il fabbisogno di circa 84mila famiglie, evitando l’emissione in atmosfera di 117mila tonnellate all’anno di Co2.
«Ad aspettare la centrale sono diventato vecchio - scherza sardonico Cinti -. Questo progetto ha visto i primi passi nel 2006, è assurdo pensare che debba ancora vedere la luce. In questi anni sono cambiate tutte le condizioni: le pratiche di finanziabilità erano più semplici e i costi sono lievitati con studi su studi a seconda delle richieste burocratiche. Ci costerà circa 130 milioni, il 30% in più di quanto previsto: il tutto grazie alla burocrazia e a tutte queste polemiche di quartiere. Se uno racconta all’estero come riusciamo a dissipare ricchezza non ci credono».
Rimane da capire quanto in 12 anni sono invecchiate le tecnologie, ma su questo Cinti rassicura: «Rimangono totalmente valide e saranno le migliori disponibili in questo momento sul mercato. Abbiamo curato gli ultimi dettagli e fatto accordi per l’approvvigionamento: la bontà del progetto rimane anche se con la delusione dei soldi gettati al vento».
«Sono fiducioso che siano dissipati anche gli ultimi dubbi sulla validità del progetto - conclude Sergio Retini, sindaco di Russi -. PowerCrop è pronta e confido che il cantiere parta a breve. Confido vengano rispettati i tempi e che la centrale parta entro l’autunno del 2018».

Christian Fossi