Alfonsine:«Faccio lapidi per animali in ricordo del loro affetto»
Sono circa 60 milioni gli animali che vivono nelle famiglie italiane. Principalmente cani e gatti, ma anche criceti, conigli, pappagalli. Amati, coccolati, nutriti e curati con mille attenzioni, entrano a far parte degli affetti famigliari. Per questo molti desiderano per i loro amici non umani una sepoltura che ne ricordi il tempo trascorso insieme, una lapide con foto e dedica da porre in un luogo dove ogni tanto recarsi per un saluto e per lasciare un fiore.
Luigi Lama, alfonsinese con la passione della lavorazione del legno, ha avuto l’idea di realizzare lapidi per animali, progettate e personalizzate secondo il gusto del proprietario, con foto e dedica a ricordo degli amici pelosi o pennuti con cui si sono condivisi momenti di vita.
«Una mia cara amica - racconta Luigi - ha perso in pochi mesi due cani ed un gatto. Sapendo che amo lavorare il legno, mi ha chiesto di realizzare qualcosa in ricordo dei suoi amici che le mancavano molto. Ho quindi disegnato e costruito le lapidi, cercato le soluzioni tecniche per fissarle al terreno, ed inserito le decorazioni richieste. Ora sono sepolti al ‘Parco beato’ di Zagonara e le mie lapidi fanno loro compagnia, in un certo senso».
Il ‘Parco beato’ a Zagonara, tra Lugo e Barbiano, è il più grande cimitero per animali d’affezione d’Italia, ed accoglie circa 600 tombe di animali in più o meno un ettaro di terreno. Ogni tomba ha la sua lapide con foto e dedica, fiori e giocattoli.
«Da lì ho pensato di mettere un annuncio su facebook per offrire il mio servizio a quanti lo desiderino - continua Luigi -. Lo faccio perché amo gli animali e credo che le loro sepolture meritino il giusto decoro, come segno di gratitudine per quanto ci hanno donato durante la loro vita».
Le lapidi sono realizzate in legno, massello o multistrato, opportunamente trattate con impregnante e vernice protettiva, per renderlo resistente a pioggia ed umidità. Una lavorazione paziente, che richiede qualche giorno per rispettare i tempi di asciugatura fra una mano e l’altra. Nell’ottica del riuso, Luigi realizza le sue lapidi anche con legno di recupero nel caso i proprietari glielo forniscano.
«Attraverso facebook - continua Lama - ho avuto anche diverse richieste da persone che vivono lontane da Alfonsine, a conferma che è un bisogno sentito da molti. Ma in quel caso mi sono sentito di consigliarli diversamente, perché i costi sarebbero lievitati parecchio. Per me ovviamente non è un vero e proprio lavoro. Lo faccio perché amo sia gli animali sia lavorare il legno, e perché sento molte persone che desiderano avere un pensiero gentile per gli amici della cui compagnia hanno goduto» conclude Luigi. (Donatella Guerrini)