Enrico Barbieri (chef del Peperittima beach): «Tradizione e stupore nei pranzi in spiaggia»
Competenza, qualità, tradizione e tanta voglia di stupire. Sono questi gli ingredienti che, da ormai una ventina di anni, lo chef Enrico Barbieri assembla in ogni piatto servito sulla spiaggia del Peperittima beach sul lungomare di Milano Marittima. Un ristorante sulla spiaggia, aperto solo a pranzo, che propone simboli autentici della tradizione romagnola come piadine, insalate, ma soprattutto i primi piatti. Non mancano, visto l’imprinting contemporaneo e fresco del locale, le possibilità di scegliere anche proposte speciali per un pasto gustoso, inconfondibile, ma al tempo stesso adeguato alla location rilassante della vita da spiaggia. Per conoscere qualche segreto della cucina firmata Barbieri, lo abbiamo chiesto allo chef stesso.
Alla luce della ventennale esperienza quali sono i punti forti della cucina del Peperittima?
«La semplicità ricercata del gusto. Sono un estimatore ed un interprete contemporaneo della tradizione. Amo i piatti ricchi di sapore, ma semplici e immediati. Sono l’essenza stessa del territorio e della storia culinaria di questa terra».
Una tradizione tout court o interpretata in chiave moderna?
«Grazie alle materie prime di cui disponiamo, alle tecniche e alla preparazione professionale che possiamo offrire ai clienti, il nostro modo di fare ristorazione punta molto a stupire nella semplicità. La tradizione delle ricette non può che essere reinterpretata in base alle esigenze, ai gusti e alle tecniche di oggi. Questo però non impedisce di promuovere e presentare piatti preparati con fantasia e con il giusto gusto estetico nella presentazione».
Territorialità e stagionalità delle materie prime che ruolo giocano nella sua cucina?
«Fondamentali. Da sempre utilizziamo i prodotti che il territorio, ovviamente mare compreso visto che il 90% del menù è di pesce, ci offre. Sappiamo però che non sempre è possibile non superare il chilometro zero. Quando lo facciamo l’unica e più importante discriminante è che ci sia comunque la certificazione della qualità».
Come è cambiato, in questi anni, il modo di fare, offrire e fruire il cibo in spiaggia?
«Sicuramente è cambiato molto. I piatti, utili ad una ristorazione che permetta la vita da spiaggia, sono sicuramente più vivaci, colorati, gioiosi rispetto al passato. Non dimentichiamo poi il successo che stanno riscuotendo in questo ultimo periodo il vegetariano ed il vegano. In questo ambito proponiamo piatti che soddisfino i palati utilizzando materie prime biologiche. Il tutto senza mai perdere di vista l’aspetto fondamentale: la qualità».
Quale ingrediente non può mancare in un piatto di Barbieri?
«Ce ne sono tanti. Di sicuro, però, non potrà mai essere assente, dalle cotture ai condimenti, il nostro vero oro verde: l’olio extravergine di oliva».
Riccardo Isola