Fusignano, via alla raccolta fondi per Fatma
Non ci sono più speranze per Fatma, la ragazzina di 15 anni che la fusignanese Fulgida Barattoni, in qualità di presidente dell’Ipb Italia, aveva conosciuto nel 2010 nella città di Halabja, nel Kurdistan iracheno. «Mi sono fermata e i miei occhi si sono incrociati con quelli della mamma di quella bimba che anche se non parlava italiano, né inglese mi chiedeva aiuto ‘salva mia figlia’» ricorda Fulgida Barattoni.
Fatma, bisognosa di cure, seguì con la madre la delegazione italiana e in Italia venne accolta prima al Policlinico di Modena poi all’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova. Una bimba allegra, sveglia e intelligente che, già dopo pochi mesi, parlava perfettamente italiano. Aveva imparato a nuotare a Casal Borsetti e si era guadagnata con la media del nove la licenza di terza media. Era già iscritta alla scuola alberghiera quando una sequenza di sopraggiunte sfortunate complicazioni post operatorie l’hanno ridotta ad uno stato di coma profondo dal quale i medici non offrono speranze di riuscire a risvegliarla.
«Fatma, quando non era ricoverata, abitava a casa mia con i miei genitori – dice Fulgida Barattoni - che le hanno voluto bene come ad una figlia. Ora la mamma di Fatma vuole tornare in Iraq con la sua bambina e seppellirla secondo le loro tradizioni. Non si puo’ negare ad una mamma che ha così tanto lottato per salvare la sua bambina di potersi portare a casa la figlia, ma la famiglia è povera e questi rimpatri sono cose che costano molto dai 3800 ai 5000 euro. Ad espletare tutte le pratiche del rimpatrio della salma ci pensano al Gaslini. A me spetta il compito di trovare i fondi per realizzare il desiderio di fare tornare a casa Fatma Basm».
Chi vuole contribuire al rimpatrio IPB-Italia: CCP nr.. 11114444 - IBAN: IT98K0760113000000011114444.