Imprenditori U40, Sara Lunghi: «Dai giovani spinta verso l’innovazione»

«I giovani imprenditori possono dare una spinta significativa all’innovazione di processo, organizzativa e nell’ambito della comunicazione. Il mondo cooperativo deve farne tesoro e saperlo sfruttare». Sara Lunghi, 36 anni, milanese d’origine, ma da 15 anni ravennate d’adozione, laureata in Scienze Ambientali, è vice presidente e socia della cooperativa sociale Kirecò di Ravenna, oltre che socia della coop. ravennate Impronte.
Com’è nata la sua avventura in cooperativa?
«Nella fase finale di un corso di formazione, nell’estate 2007, ho fatto uno stage in Impronte. Nel 2008 sono entrata a pieno regime in cooperativa, diventando anche socia, occupandomi di formazione, comunicazione ed organizzazione eventi, come convegni e workshop. I primi anni sono stati di formazione nelle scuole e coordinamento delle attività. E’ stata una tappa importante in un percorso di crescita personale».
Ha sempre pensato di intraprendere la strada imprenditoriale?
«Mi ci sono trovata dopo aver fatto per un periodo la ricercatrice. Ho trovato un’affinità umana fantastica: viviamo l’impresa insieme. La scelta è stata naturale».
Di cosa si occupava in Impronte?
«Di tematiche ambientali in generale. Oltre alla progettazione ambientale e alla formazione, organizzavo eventi per committenti pubblici, svolgevo progetti per le scuole, partecipando inoltre a bandi sulla sostenibilità ambientale».
Come nasce invece Kirecò?
«E’ nato prima di tutto il progetto. Con Impronte volevamo creare uno spazio innovativo con uffici all’insegna della sostenibilità ambientale che, in qualche modo ‘ci rappresentassero’. Abbiamo proposto e avviato un progetto in project financing con il Comune di Ravenna di grande valore come innovazione sociale ed ambientale. Sorgerà una struttura a impatto zero con 15mila mq di parco in diritto di superficie per 50 anni. Impronte progetta e installa, Kirecò invece si occupa di comunicazione, formazione ed eventi».
Che cosa sarà il Centro Kirecò?
«Sarà una struttura in legno su due piani di circa 700 mq con aule e laboratori, un incubatore con spazi dedicati al coworking, uffici, show room, piccola ristorazione, orti sinergici, un impianto di fitodepurazione, tecnologie ed impianti innovativi che porteranno la struttura ad essere ad alta efficienza energetica e ad impatto zero (dal punto di vista dei rifiuti, del consumo di acqua ed energia). Saranno previste attività all’aperto all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale, formazione, educazione ma anche attività estive, un parco urbano caratterizzato da fonti rinnovabili, sport e molto altro. Nasce così il pay-off ‘Spazi ad energia positiva’ come accezione sia della parte fisica che della parte sociale del progetto. Entro la fine del 2015 Kirecò sarà totalmente fruibile e funzionale sia per i cittadini che per le imprese».
Cosa può spingere i giovani ad entrare o fondare una cooperativa?
«E’ una modalità diversa rispetto al lavoro dipendente, con pregi e difetti: ci sono più difficoltà, specie nelle piccole cooperative, ma sei parte attiva nelle decisioni».
Fa parte del gruppo giovani di Confcooperative. Che cosa possono dare queste associazioni?
«Considerando l’età media delle grandi cooperative, un gruppo di giovani attivo e propositivo può portare un’innovazione nei processi, nelle modalità organizzative e nella comunicazione rispetto alle generazioni dei senior».

Christian Fossi
economia@settesere.it