Imprenditori U40, Gianluca Guerra: «La finanza è lo specchio del mondo»

Cervia | 23 Giugno 2015 Blog Settesere
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La passione di Gianluca Guerra per il mondo della finanza è nata all’università mentre frequentava la facoltà di Scienze statistiche di Bologna, spiega il giovane imprenditore di Cervia, Gianluca Guerra, titolare di Wealth Management Firm, nonché vice presidente del Gruppo Giovani Industriali di Confindustria Ravenna: «Una nota azienda nazionale stava selezionando delle figure per lavorare nel campo della finanza e del risparmio gestito, mi presero a lavorare per le mie capacità relazionali e la mia formazione. Io credo che la finanza sia sostanzialmente la capacità di fermarsi e di analizzare ciò che succede nel mondo e di tentare di fare delle previsioni realistiche di cosa succederà riguardo all’evoluzione economica. E’ lo specchio di ciò che le persone fanno nel tempo, l’economia dal 1900 ad oggi è sempre cresciuta, come sono cresciuti gli uomini, tra alti e bassi certamente. Fare finanza significa mettersi alla prova in una previsione riguardo al mondo futuro».
Quando è stata fondata la sua azienda?
«Nel settembre del 2005. Oggi abbiamo sedi a Cervia, Cesena e Ravenna, e Milano ma ci muoviamo su tutto il territorio nazionale con clienti anche in Inghilterra e Grecia».
Di cosa vi occupate esattamente?
«Forniamo servizi di multi family office, wealth management, di intermediazione finanziaria e collocamento fuori sede, con analisi e consulenza in materia di investimenti e finanza per clienti privati e aziende».
Quanti siete a lavorare?
«La nostra équipe è composta da un gruppo di 11 professionisti più due collaboratrici, siamo in espansione. Siamo contenti del nostro lavoro, il settore si è evoluto in una maniera positiva. Le banche hanno dimostrato di essere un po’ meno solide di quello che si pensava e si stanno concentrando sul fare il loro lavoro vero, servizi bancari e non investimenti. Abbiamo una clientela di medio-alto livello che percepisce la differenza che potrebbe esserci tra un professionista dedicato e un funzionario generico. Noi rispondiamo in prima persona di fronte al cliente. Operiamo in totale trasparenza, non possiamo maneggiare contante, il denaro ci arriva tramite assegni o bonifico».
Come sta andando il lavoro?
«Il 2015 ha un andamento positivo. Per mestiere facciamo attività di  gestione patrimoniale e selezione di prodotti finanziari, costruiamo portafogli di investimento, facendo una selezione dei prodotti presenti sul mercato mondiale. Cerchiamo gli investimenti più interessanti e possiamo spostarci su altri paesi. Dal 2007 i clienti vanno tutti profilati e si possono costruire portafogli solo sulla base del livello di rischio espresso. Risolviamo le problematiche del cliente in azienda, e lavoriamo anche con clienti high net worth individual, individui con patrimoni elevati che cercano un professionista che faccia consulenza e curi i loro risparmi».
Cosa pensa della situazione del territorio?
«La Romagna è fatta da tanti piccoli e medi paesi che possono essere girati in mezz’ora e che tutti assieme hanno grande forza economica. Credo che abbia senso uscire dalle logiche di campanile per puntare sulla parte industriale, turistica e di marketing. Il romagnolo ha grandi capacità, ma bisogna svecchiare e adeguare al mondo di oggi molti modelli di business,  incrementare i servizi e aprirsi al mercato. Credo che una volta fatto questo il tessuto imprenditoriale sarà in grado di rialzarsi».
Cosa può fare Confindustria giovani per i suoi soci?
«Io consiglierei ai giovani di avvicinarsi e di entrare nella logica associativa sia per avere un ampio scambio informativo a livello imprenditoriale ma anche ludico e relazionale. In prima istanza per arricchire le proprie conoscenze e competenze, scambiarsi e condividere informazioni sul business».
Nuovi progetti?
«Ci focalizzeremo sempre più sull’attività di consulenza, la gestione del patrimonio ne sarà la diretta conseguenza. Vogliamo portare la finanza nelle piccole e medie imprese, parlo di quella finanza sana che è stata il volano per l’economia fino a qualche anno fa. Le aziende vedono alle volte la finanza soltanto come uno strumento di deposito, noi forniamo supporto alle aziende in operazioni di fusioni e acquisizioni, reperiamo capitali esteri e siamo specializzati nel proteggere i patrimoni in fase di successione. Soltanto dopo aver risolto i problemi finanziari di aziende e famiglie e fatta chiarezza ci occuperemo  della gestione del denaro».

Elena Nencini
cultura@settesere.it
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