Liana Rosetti (Bagno Caesar): «La rivoluzione in spiaggia è passata anche dalla cucina»

Le mode di vivere il gusto, per loro stessa natura, cambiano. Anche in Romagna. Così come cambiano le location nelle quali è possibile coniugare attimi di relax con una gustosa e appagante cucina. La trasformazione nella fruizione turistica della riviera romagnola, in questi ultimi anni, su questo versante, ha fatto scuola. Un esempio su tutti sono gli stabilimenti balneari che da semplici distributori di ombrelloni e sdrai dotati di bar o chioschi per una fugace insalata e ghiacciolo si sono trasformati in veri e propri ristoranti in riva al mare. Da Comacchio a Cattolica questi contemporanei templi del gusto in battigia stanno dettando gli assetti di una ristorazione calibrata alle esigenze della clientela balneare di oggi. Un di questi esempi che presentiamo è il Bagno Caesar di Lido Adriano. Locale storico della riviera ma rivoluzionato alcuni anni fa che vede alla regia di cucina, assieme ad una brigata composta da altre cinque persone, la chef Liana Rosetti.
Dal chiostro a ristorante anche il Caesar ha vissuto sulla propria pelle questa trasformazione. Un passaggio traumatico o una scommessa abbracciata con fiducia?
«Il nostro locale il cambiamento l’ha vissuto in pieno. Fino al 2011 eravamo a tutti gli effetti una realtà del cosiddetto passato. Non potevamo fare altro che offrire prodotti e piccole stuzzicherie veloci e fredde. Da tre anni abbiamo deciso di rivoluzionare il concetto di offerta balneare. Oggi offriamo una cucina ed una ristorazione vera che sposa i concetti di tradizione e innovazione».
Quale cucina si incontra al Caesar?
«La cucina che proponiamo è genuina, giustamente innovativa e giovanile. Prendiamo spunto dalla tradizione ma cerchiamo di adattarla alle tendenze di oggi. Con un giusto riguardo all’aspetto scenico del piatto. Siamo convinti che il primo modo per mangiare sia l’occhio».
Quali sono i piatti che proponete in questa stagione?
«Vista la clientela che abbiamo la maggior parte delle nostre proposte guardano ovviamente al mare. Non mancano proposte di carne (cappelletti, tagliatelle e lasagne) ma il nostro successo arriva dal pesce. Cavallo di battaglia è il nostro polipo con patate. Un ricetta semplice e antica ma che il mio maestro, lo chef Luca Gattamorta, mi ha lasciato in eredità in una veste rivisitata e moderna. Un successo con il quale prendiamo per la gola i nostri clienti. Non mancano poi i tradizionali primi piatti. Dallo spaghetto allo scoglio o alle vongole ai passatelli con fino ad arrivare all’intramontabile grigliata fresca e alla frittura di pesce dell’Adriatico».
Su cosa puntate per fare la differenza in una non certa scarsa offerta gastronomica nel territorio?
«La passione, la competenza e la qualità delle materie prime che utilizziamo. Se la clientela apprezza e continua a sedersi ai nostri tavoli il risultato di offrire una cucina autentica e di gusto è riuscito».
Cosa non può mai mancare in un vostro piatto?
«Senza ombra di dubbio l’amore. E’ questo il nostro più importante ingrediente».

Riccardo Isola