Elena Nencini
Trasgressivo, lisergico, rock arriva in Italia, per due soli appuntamenti, The Rocky Horror Picture show, anteprima del Ravenna Festival da venerdì 22 a domenica 24 maggio al PalaCredito di Forlì. Il musical del britannico Richard O'Brien nasce nel ’73 in un oscuro teatro-off londinese, e conquista rapidamente il successo mondiale che lo ha portato ad essere un cult, grazie anche al film omonimo di Jim Sharman. La nuova produzione internazionale - in lingua originale - diretta da Sam Buntrock, ha trovato ispirazione nel fascino dei B-movies, nel burlesque e nel glam rock. Rlo spettacolo è un’enciclopedia di tanti stili, ai limiti del borderline: rockabilly, punk, burlesque, splatter, vintage antelitteram, mod, dalle suggestioni hippy orientali al gusto irresistibile del trash. A raccontare la storia dei due fidanzatini Janet e Brad lasciati in panne dalla macchina vicini al castello del folle scienziato Frank-N-Furter sarà la comica
Geppi Cucciari. Lo scienziato
, ispirato al Barone Frankenstein, è intento a dar vita in laboratorio a Rocky, il suo prototipo di uomo biondo e atletico, affiancato dal suo inquietante maggiordomo Riff Raff. Si parla così di anormalità, travestitismo, ececntricità, mentre Geppi – reduce dall'avere interpretato Morticia nel musical La famiglia Addams accanto a Elio - sarà la voce narrante di questo spettacolo-leggenda.
La prima volta che ha visto questo spettacolo quando è stato e cosa ha pensato?
«Al Cinema Mexico, dove sul palco gli attori davano vita a ciò che accadeva nella pellicola proiettata alle loro spalle, a Milano, tantissimi anni fa. Molti attori erano degli amici e il venerdì al Mexico per noi era un appuntamento fisso. Si andava a vedere lo spettacolo mascherati, più o meno vistosamente. Poi l'ho visto in lingua originale sempre a Milano, ed è stata un'ulteriore folgorazione visiva ed emotiva».
Come è nata la collaborazione per questo lavoro?
«Antonio Murciano, produttore della Famiglia Addams, mi ha chiesto di farlo dopo questi mesi di lavoro insieme. Sapeva quanto amavo questo spettacolo, e con che felicità avrei accettato di farne parte».
L'intervista prosegue su setteserequi in edicola dal 22 maggio.