Baby Days, successo di pubblico a Faenza
Centinaia di famiglie hanno passato il pomeriggio tra i giochi, i laboratori e le conferenza della manifestazione dedicata ai bambini.
Domenica di primavera ai Baby Days alla Fiera di Faenza con centinaia di persone che hanno sfruttato il primo sole per passare una giornata tra le offerte del festival che esplora in tutte le sue sfaccettature l’universo dei più piccoli.
L’esplorazione della Grotta Tina, l’arrampicata sportiva, lo skateboard, le gare di atletica, la bici, le aree delle cooperative educative, i laboratori e la sicurezza stradale per i più piccini. Tutto questo e tanto altro le offerte che ieri sono state prese letteralmente d’assalto da nugoli di bambini. Mentre all’esterno i bambini hanno potuto provare l’esperienza di montare a cavallo, in un altro padiglione grande successo per la scuola di Tai Chi, ma anche i più tradizionali mattoncini hanno attirato come una calamita i bambini che hanno potuto sbizzarrirsi in fantasiose costruzioni. Tra le tante proposte abiti e giocattoli biologici oltre all’arredo delle camerette anche queste realizzate rigorosamente con legni provenienti da produzioni biologiche e vernici naturali. Nella sala delle conferenze moltissimi gli incontri sui temi legati al benessere psicofisico dei bambini, dall'infanzia alla preadolescenza. Chi ha deciso di fermarsi per uno spuntino ha potuto gustare le tante offerte dallo zucchero filato alle crepes senza dimenticare le esigenze di bambini celiaci e chi invece abbraccia l’alimentazione più naturale vegetariana e vegana. “Siamo molto contenti –ha commentato Florido Venturi coordinatore dell’evento e consulente di eventi sul benessere -della risposta che il pubblico ha dato a questo evento che già rispetto alla passata edizione ha cambiato pelle proponendo un approccio più olistico al tema dell’infanzia; non una semplice sommatoria di eventi e giochi ma un percorso ragionato tra giochi, benessere e incontri didattici, un mondo di gioco per i bambini e un luogo dove i grandi possono apprendere”.