Farinatti, Boscolo, Bunici, Samaritani, Vitiello e Morini: «La deregulation nel porto mette a rischio legalità e sicurezza»
Le recenti iniziative del Governo sulla portualità italiana, con particolare riguardo ai contenuti del Ddl in materia di concorrenza licenziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, non sono state digerite da Marco Farinatti (segretario del circolo Pd «Porto di Ravenna»), Allen Boscolo (Coop. portuale e vice presidente Ancip), Roberto Bunicci (Piloti), Mauro Samaritani (Ormeggiatori), Luca Vitiello (Sers Rimorchio - Gruppo Gesmar) e Danilo Morini (segretario provinciale Filt Cgil) che hanno mandato una nota nella quale considerano la bozza del Ddl preoccupante in quanto i contenuti «prevedono l’eliminazione dei pool di mano d’opera (oltre 500 portuali solo a Ravenna), la cancellazione del contratto nazionale di lavoro dei lavoratori portuali, l’elusione di ogni significativa cautela e norma di sicurezza dei lavoratori che operano nei porti, lo svuotamento dei compiti delle Autorità portuali e delle Autorità marittime (comando generale delle Capitanerie di Porto) rispetto al controllo ed alle autorizzazioni nello svolgimento delle operazioni portuali e sulle imprese portuali, l’imposizione delle tariffe con il metodo del price-cap ai servizi tecnico-nautici (Piloti, Ormeggiatori e Rimorchiatori), che metterebbe a rischio la vita stessa di questi fondamentali tasselli dell’attività portuale». Tutto questo «consolida le posizioni monopolistiche di alcuni terminalisti» e, se dovesse passare, «inaugurerebbe una stagione di deregulation pericolosa per le imprese che operano nei porti e dannosa per la sicurezza delle merci, con il serio rischio di favorire il fenomeno dell’infiltrazione da parte della criminalità organizzata; deleteria per i lavoratori, che verrebbero espulsi dal lavoro senza più sicurezze per il futuro; compromettente per la salvaguardia della vita umana in mare». Nonostante le dichiarazioni di rassicurazione del Ministro Lupi, «tali norme sono lungi dall’essere stralciate. Auspichiamo che riprenda immediatamente una discussione per la riforma della portualità».