Di Paolo de La Stampa presenta «Tutte le Speranze, Montanelli raccontato da chi non c'era»
Mercoledì 28 gennaio alle 18.30 al Caffè Letterario, Paolo Di Paolo, dialogando con Matteo Cavezzali e Stefano Bon, presenterà Tutte le Speranze, Montanelli raccontato da chi non c’era (Rizzoli) biografia di Indro Montanelli. Paolo Di Paolo è il critico letterario de La Stampa e collabora il Venerdì di Repubblica e L'espresso. Conduce dal 2006 le Lezioni di Storia all'Auditorium Parco della Musica di Roma e collabora come autore a trasmissioni culturali di Rai Cultura, nonché curatore delle opere postume di Indro Montanelli e Antonio Tabucchi. Un ragazzino di quindici anni, di "un Midwest intorno a Roma", tutte le mattine compra il giornale e ne conserva ogni copia con cura religiosa. Perché su quel giornale scrive qualcuno, un signore ormai ottantenne, che ammira come il suo personale Grande Gatsby. Il ragazzino ruba la macchina da scrivere del nonno e inizia a mandargli lettere firmandosi una volta Alessandro Manzoni, un'altra volta Karl Marx. E quando la penna più prestigiosa del "Corriere della Sera" gli risponde pubblicamente nella sua rubrica, il ragazzino - che si chiama Paolo Di Paolo - non crede ai propri occhi. Poi un giorno squilla il telefono di casa, e una voce profonda e imperiosa dice: "Sono Montanelli". È soltanto uno degli episodi raccontati in questo libro che è il sentito omaggio a un maestro del Novecento. Ma cosa ci può insegnare, oggi? Che le speranze nascono dalle idee, innanzitutto. Che la libertà è solitudine, perché l'indipendenza e il successo dipendono sempre dalle proprie scelte. Che per guadagnarsi spazio nel mondo serve essere ostinati e, mentre il mondo cambia, cambiare rimanendo se stessi. Che si può sbagliare idea, accusare il colpo e ripartire da zero. Nella scrittura precisa e avvolgente di Di Paolo, la vita inimitabile di Montanelli diventa un film di cui godersi ogni scena: quelle più eroiche, quelle che strappano sorrisi, ma anche quelle che fanno discutere. Con un'unica certezza: Montanelli non ha mai voluto mettere d'accordo nessuno.