Rapinavano e violentavano prostitute, arrestati due nomadi 30enni
Il 28 ottobre i Carabinieri hanno arrestato, per esecuzione di un'ordinanza firmata dal Pm Angela Scorza, un 34enne originario di Foggia ed un 31enne originario di Padova entrambi nomadi ed attualmente residenti nel riminese quali responsabili di sei episodi accertati di rapina e violenza sessuale ai danni di prostitute sull'Adriatica. I due si presentavano dalla vittima, uno al volante dell'auto, l'altro nascosto nel bagagliaio dopo aver capito che, per sicurezza, le prostitute non accettavno di salire in macchina con due persone. Una volta salita in auto, però, il complice compariva terrorizzando la ragazza ed entrambi la sottoponevano a sevizie. Il primo episodio risale al 14 maggio scorso quando una prostituta è stata fatta salire in auto in zona terme ed ha subito violenza sessuale in una zona appartata di Savio attorno alle 21,20. I due malviventi, dopo averla derubata dei pochi soldi e del cellulare l'hanno scaricata in strada e ne hanno rapinata un'altra nel tragitto verso Rimini attorno alle 22. Per diversi mesi non hanno agito o, più probabilmente, nessuna ragazza ha avuto la forza di denunciare un episodio di violenza, ma il 14 ottobre s'è consumato il terzo e grave episodio ai danni di una 23enne ungherese seviziata e rapinata. La quarta e quinta aggressione sono avvenute il 21 e 24 ottobre ai danni di una 23enne rumena ed una 21enne albanese rapinate dei cellulari e dei contanti. I due hanno utilizzato, fino a giugno, una Golf grigia poi sostituita con una bianca, entrambe intestate alla moglie del 34enne e zia del 31enne, anch'essa nomade. I Carabinieri, già sulle loro tracce, aiutati anche dalle preziose indicazioni delle vittime che riferivano tutte uno stesso modus operandi (uno alla guida, l'altro nascosto in macchina e i tratti somatici di entrambi), li hanno fermati il 28 ottobre. In auto hanno rinvenuto il cellulare della ragazza stuprata il 14 maggio che era stato utilizzato in questi mesi con una sim sempre intestata alla moglie del 34enne.Sono stati condotti nel carcere di Ravenna. Le indagini proseguono e i Carabinieri sono alla ricerca di eventuali altre vittime dei due malviventi.