Astra di Faenza regge e punta a crescere nel 2015

Faenza | 31 Ottobre 2014 Economia
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Il consorzio faentino Astra regge in termini di fatturato (si punta a raggiungere i 19 milioni di euro), di occupazione con 23 dipendenti e di crescita nella compagine sociale che ha raggiunto le 26 unità, tre in più rispetto all’anno passato (la ferrarese Coop Brodolini e due nuove aziende attive nello smaltimento amianto: Csa di Bologna e Boscolo di Imola). «Nel 2014 siamo andati discretamente e abbiamo mantenuto gli obiettivi del budget, anche grazie ai contratti di solidarietà in corso - analizza il direttore Boris Pesci -. Pensiamo che il 2015 possa essere l’anno del rilancio in cui possiamo aumentare il fatturato».
Intanto dal 5 all’8 novembre Astra sarà presente a Ecomondo, negli stand di Legacoop Romagna e Amis, per mettere in vetrina le proprie associate. «Auspichiamo che sia l’edizione con cui si possa rilanciare qualche occasione - continua Pesci -. La filiera del recupero è strategica per il futuro. La crisi ha ridotto la quantità di produzione e di conseguenza dei rifiuti, ma allo stesso tempo sono state potenziate in molti casi le funzioni del recupero. Nell’ultimo periodo abbiamo spinto molto sulle filiere dei materiali interti per l’industria del latterizio recuperando sabbie da fonderia e fanghi di levigatura nelle ceramiche».
E le novità non si fermano qui. «Ad ottobre abbiamo iniziato il servizio di spazzamento di Imola, affidato a coop. Brodolini, mentre da novembre inizieremo i lavori dei cassoni scarrabili nelle isole ecologiche del bolognese con Cuti Consai di Imola e Marchesini di Castel San Pietro».
Un futuro «sicuramente interessante è il settore dello smaltimento amianto sul quale, tramite due nostre associate, mandiamo due autotreni al giorno in Germania. L’Unione europea ha previsto lo smaltimento totale dell’eternit entro il 2028 e il Piano nazionale amianto inizierà a mettere in moto questo settore che nella nostra regione, che ha 3 milioni di tonnellate da smaltire, creerebbe 3.000 posti di lavoro tra smaltimento e sevizi edili accessori, ossia chi rifà il tetto. Sicuramente noi siamo attrezzati e pronti a crescere».
Infine «puntiamo ad interventi di bonifiche di territori e fabbriche - conclude Pesci - per il quale abbiamo un apparato tecnico valido e imprese competenti. Spero che il pubblico investa in questa linea strategica per il futuro del Paese con bandi ad hoc». (c.f. - economia@settesere.it)

Nella foto

L’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA «BASTAMIANTO». DA SINISTRA: Boris Pesci, Elena Strada, Stefano Silvestri, Tiziano Mazzoni e Iris Tognon.



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