Federico Savini
Fantasmi giapponesi, Sin City iraniane, party letteralmente da fine del mondo, scampagnate all’ultimo sangue, epidemie di zombi a Mumbai e licantropi nel selvaggio west. Decisamente non hanno confini gli incubi che popoleranno il «menù» cinematografico delle ultime due giornate del Ravenna Nightmare Film Festival, a palazzo Congressi venerdì 31 (dalle 16) e sabato primo novembre (dalle 15). Ancora cinque i film in gara per il concorso internazionale, che si conferma anche quest’anno una vetrina di orrori assortiti, certo, ma anche e forse soprattutto una ventaglio di «punti di vista», estremi e paranoici quanto si vuole, per guardare il mondo contemporaneo. Non è infatti un horror da pop-corn quello che si proietta a Ravenna, ma i film in concorso sfruttano i rigidi canoni del genere spaventoso per eccellenza per parlare d’altro.
E in effetti di maoismo, oltre che di cinema, horror, parlerà venerdì 31 a palazzo Congressi lo scrittore Valerio Evangelisti, ospite speciale del festival. Un altro evento speciale sarà poi la proiezione (venerdì 31 alle 22.30) del film apocalittico australiano These final hours. E a completare il quadro delle iniziative extra-concorso c’è la benvenuta anteprima di Over your dead body del geniale cineasta giapponese Takashi Miike (sabato 11 alle 22.15, dopo la premiazione del concorso). Un ritorno all’horror delle storie di fantasmi nipponici, che tanto hanno animato la fortunata corrente del j-horror che spopolava un decennio fa, e al quale Miike ha contribuito con ruvidissime e sanguinolente perle in celluloide come Audition e Imprint. Un regista, e nel complesso un festival, che «gronda» creatività.
Ingresso 5 euro. Info e programma: www.ravennanightmare.it.