Faenza, il sindaco Malpezzi a fine mandato: «Fisco leggero per le imprese e attenzione all'Asl»

Faenza | 14 Settembre 2014 Blog Settesere
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«Un altro aiuto alle imprese sul fronte della fiscalità e forte attenzione al processo di realizzazione dell’Asl unica romagnola».
Sono queste le priorità di fine mandato per il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi. Il voto amministrativo probabilmente ci sarà nel marzo 2015, quindi disponibili per la giunta attuale rimangono 4/5 mesi, prima della nuova campagna elettorale. Ancora imbronciato per il caos sorto attorno alle primarie del centrosinistra per le Regionali, dove Malpezzi sosteneva Matteo Richetti, il sindaco uscente è pronto anche per un eventuale secondo mandato. «Ho avuto poco coraggio? Beh, buttarsi 5 anni fa in una sfida come le primarie mi pare sia stato un passo coraggioso, o no?».
Sindaco, Faenza nel week-end scorso si è confermata capitale indiscussa della ceramica con Argillà. Se l’aspettava?
«E’ stato davvero un successo di pubblico da record. Argillà è diventato un appuntamento internazionale di grande richiamo. Faenza è stata all’altezza delle aspettative, erano presenti oltre 20 Paesi, da tutti i continenti o quasi».
Oltre alle esposizioni per le strade, il vero plus sono state le iniziative culturali, mostre e performance...  
«C’è stato un netto miglioramento dell’offerta culturale all’interno dell’evento Argillà, un plauso va agli organizzatori, non c’è dubbio».
Anche il Mic ne ha tratto forte giovamento. Le polemiche sono ormai passate?
«Il Mic non è mai stato in discussione. In questi anni poi, grazie ad una gestione sobria i conti sono migliorati e la direzione artistica ha mostrato grande valore. Oggi siamo a pieno titolo la capitale internazionale della ceramica, grazie anche alla presenza del Museo».
Le associazioni di categoria, nella nostra inchiesta sul primo mandato di Malpezzi, chiedono un segnale d’attenzione più forte sul fronte della fiscalità…
«Abbiamo fatto in questi anni il massimo e proveremo a fare di più in futuro. So bene che la crisi ha toccato profondamente il nostro tessuto produttivo. Noi lavoriamo per risollevarci da questa situazione. Sulla fiscalità ci impegneremo ancora, nonostante Faenza sia già fra le realtà della provincia con le aliquote più basse su Ici/Imu (ora Tasi) e attuale Tari, come si evince dallo studio presentato in questi giorni dalla Confartigianato».
Un altro tema delicato è la sanità locale. I tempi per il nuovo Pronto soccorso verranno rispettati?
«Sto mettendo grande attenzione al percorso di formazione dell’Ausl unica romagnola. Il nostro ospedale non verrà snaturato. Certo, come tutti gli altri, dovremo sottostare alle nuove normative nazionali sui posti letto. L’Asl unica è una grande opportunità, l’importante è che i servizi sanitari non diminuiscano di qualità e su questo abbiamo ampie garanzie che non succederà. Per quanto riguarda il Pronto Soccorso seguo personalmente l’andamento del cantiere. I lavori preliminari sono stati quasi ultimati, fra 15 giorni verrà montata la gru. Vigileremo passo dopo passo».
Del primo mandato, certamente il Rue è stato uno dei documenti più discussi e criticati, nonostante l’approvazione della maggioranza in consiglio. Rimpianti?
«Sono abituato a prendermi le mie responsabilità, senza scaricarle su altri soggetti. In questo caso parliamo di un documento che dà una prospettiva al futuro della città dal punto di vista urbanistico. Certo, ci sono state critiche e discussioni. La politica ha fatto la sua parte, dando indicazioni sulle linee generali da seguire, poi i tecnici hanno fatto il loro compito. Nel documento finale, prima dell’approvazione, la giunta è intervenuta, col sottoscritto in prima persona, per effettuare correzioni e miglioramenti, a quel punto abbiamo fatto il massimo».
Dalle associazioni di categoria e dai sindacati per il futuro le viene chiesto «più coraggio» nell’azione di governo. E’ una critica sbagliata o giusta?
«Ho letto con attenzione la vostra inchiesta a tappe. Comprendo le affermazioni delle associazioni, però coraggio l’ho dimostrato già 5 anni fa, accettando di fare prima le primarie e poi di correre per fare il sindaco all’interno di un quadro molto differente da quello attuale».
Faenza 2020 come sarà? Questo da molti le viene chiesto. Ha già qualche idea?
«Nell'eventuale secondo mandato servirà un’azione di governo che volge di più lo sguardo al futuro, non c’è dubbio. In questi anni però non ce lo siamo dimenticati il futuro, ma spesso l’urgenza della quotidianità ha avuto il sopravvento».
A proposito di futuro, lo spostamento dello scalo merci a che punto è?
«Sosteniamo con vigore questo progetto da tempo. Andrà in porto, aspettiamo il completamento dell’opera da parte delle Ferrovie, devono ancora essere realizzati i binari. Certo, sarà un’infrastruttura molto importante sia dal punto di vista occupazionale che per quanto riguarda la competitività del territorio».
Infine, il centro commerciale «Le Perle» verrà terminato? In che tempi?
«Deve essere terminato. Il 15 ottobre avremo una nuova verifica con i soggetti interessati. Il cantiere si è fermato ormai da qualche tempo per problemi di liquidità di Unieco, general contractor e socio dell’immobiliare che sta costruendo il centro. Oggi non manca molto alla fine del cantiere perché il 70% dell’edificato è terminato, per questo è auspicabile che il 2015 sia l’anno dell’apertura». (Manuel Poletti)
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la situazione Perle,mi interessa molto,visto che sono rimasta fuori dall'ATL e e sono stata legata all'Omsa fino alla fine sperando come obbiettivo al lavoro,ho partecipato alla lotta in prima linea,e nonostante i corsi gratuiti,non ho trovato lavoro da prendere in considerazione, attentibile,quindi spero almeno questa volta di cadere nelle 20 assunzioni promesse
Commenta news 15/09/2014 - Clara
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