Proloco Marina Romea: oggi si rinnovano le cariche, ma l'ente è in difficoltà...

Oggi pomeriggio, al bagno Corallo, è fissato l'appuntamento per il rinnovo delle cariche della Proloco. Sembra, però, che non ci saranno molti nuovi candidati. Lo stesso Giovanni Gardini, consigliere da otto anni, esprime perplessità rispetto ad una situazione che si presenta stagnante e non in grado di risolvere i problemi della località. «Il 23 agosto - spiega Gardini - era l'ultimo giorno utile per inviare le candidature: ho guardato la lista di nominativi e ne ho trovati solo 4, di cui tre già presenti nell'attuale consiglio. Ho deciso allora di lanciare un messaggio su Facebook per scuotere operatori e residenti: tutti si lamentano di quello che fa la Proloco e poi, quando è il momento di cambiare le persone che formano il consiglio direttivo, non si propone nessuno». Cosa è successo dopo? «Dopo il mio intervento e dopo la discussione che ne è seguita, e che tuttora prosegue, si sono aggiunte all'ultimo quattro nuove persone». Di cosa avrebbe bisogno il lido per cambiare? «Voglio premettere che la Proloco è una associazione di volontari che promuovono la località tramite marketing web e cartaceo, realizzando eventi e spettacoli, visite guidate e azioni per lo sviluppo del territorio. Una Proloco non può riparare strade, non può gestire il verde pubblico nè combattere le zanzare o costruire piste ciclabili. Quella di Marina Romea è una pro loco 'povera': raccoglie donazioni dai 20.000 ai 40.000 euro a seconda degli anni, al contrario di altre realtà limitrofe che hanno bilanci da 100.000 o 200.000 euro derivanti dalla gestione delle aree camper. Marina Romea ha bisogno di investimenti strutturali per mettere in sicurezza e percorribilità le strade e i marciapiedi, necessita di interventi maggiori contro le zanzare e di una migliore cura del verde pubblico. Inoltre c'è bisogno di una maggiore tempestività nella pulizia delle strade e dello svuotamento dei cassonetti, oltre ad una maggiore cura del parco giochi. Bisogna ripristinare il cinema e completare piazza Italia, che ormai da anni è ridotta a parcheggio con desolate bancarelle di frutta e piadina. Servono investimenti per consentire la realizzazione di eventi di qualità: concerti, spettacoli, conferenze, festival, mercati». Cosa potrebbero fare gli operatori? «Gli operatori potrebbero realizzare più eventi importanti. Da segnalare l'ottimo lavoro del Boca Barranca, con la ricca programmazione di concerti e feste da aprile a settembre, e il grande evento 'Giacobazzi Beach' di alcuni anni fa, a cura di tre stabilimenti balneari. Gli operatori dovrebbero incontrarsi per conoscersi e assieme finanziare e coordinare iniziative ed eventi». E il Comune? «Il Comune preferisce delegare e donare pochi spiccioli alle Proloco, cifre che vanno da mille a tremila euro l'anno. In questo modo in ognuno dei nove lidi esiste una struttura di persone che fanno le stesse cose senza essere coordinate. Ci sono 9 presidenti, 9 vicepresidenti, 9 segretari e decine di consiglieri che duplicano gli stessi sforzi. Questo produce eventi scoordinati che inevitabilmente si sovrappongono. Inoltre negli ultimi 25 anni il Comune ha investito pochissimo nella località: ricordo l'arredo urbano di viale Italia, la messa in sicurezza di un incrocio, il manto stradale di alcune zone e poco altro. Marciapiedi e strade sono dissestati dalle radici degli alberi, le aiuole sono piene di erbacce, il cinema Arena 2000 chiuso a causa della negligenza dell'Amministrazione nel concedere i permessi». Come si potrebbe intervenire? «Se esistesse un'unica organizzazione per l'intrattenimento nelle nove località balneari si potrebbe creare una programmazione ragionata e coordinata. Se il Comune investisse risorse maggiori si potrebbero avere spettacoli complessivamente meno costosi ed eventi di maggiore qualità». Suggerimenti per una migliore gestione delle risorse ? «In questi ultimi otto anni ho visto soprattutto una fallimentare gestione del sistema turismo da parte del Comune di Ravenna. Senza entrare troppo nello specifico (Unioni e club di prodotto, leggi regionali...), la promozione del territorio dovrebbe essere fatta in primis dall'Amministrazione, che preleva dal territorio le tasse da investire sul territorio stesso. Gli operatori turistici locali si dovrebbero invece consorziare attraverso lo strumento del Club di Prodotto e sfruttare i finanziamenti regionali per la promozione e commercializzazione del prodotto turistico». Come valuta l'operato della Proloco? «Molti incolpano il presidente Vincenzo Casadio per tutti i problemi e le carenze di Marina Romea. Casadio è nella associazione dai primi anni '70 e, conoscendolo, posso garantire che le sue intenzioni sono più che buone, anche se i metodi ed i tempi sono antiquati. Ciò che però mi lascia stupefatto è che, nonostante le critiche di operatori turistici e residenti, quando arriva il giorno delle elezioni nessuno si presenta. Non ci sono elezioni pilotate, non ci sono candidati manovrati dall'alto. Lo spazio per i giovani è abbondantissimo, se solo si presentassero».