Alessandra Farabegoli: «Perché serve digitalizzare il turismo»

«Sul tema della digitalizzazione del settore turismo siamo davvero drammaticamente indietro; guardando alle classifiche, siamo al 26° posto per competitività nel turismo e al 101° posto nell’uso dell’Ict». Così dichiara il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel corso di un intervento in collegamento Skype con TravelNext, convegno tenutosi a Trento il 3 aprile scorso. In quell’occasione Franceschini ha firmato il decreto per l’istituzione del Laboratorio per la Digitalizzazione del Turismo, che ci si augura segni davvero un cambio di passo nell’attenzione dedicata dalle istituzioni all’innovazione in questo settore.

Situazione paradossale, quella del turismo italiano: in un panorama mondiale che vede l’industria turistica in crescita stabile, il turismo italiano arranca e perde posizioni, e, via via che cresce l’uso di Internet da parte di chi viaggia (il travel rappresenta il 50% dei volumi dell’e-commerce), una quota sempre più consistente del fatturato delle prenotazioni alberghiere resta in tasca alle grandi Olta (acronimo di «On line travel agencies»).

L’hotel che non è in grado di garantirsi da solo una buona visibilità online e di attrarre i visitatori attraverso le ricerche, i social network, le newsletter, deve rassegnarsi a lasciare fino al 30% del proprio fatturato a Booking, Expedia & co., che Edoardo Colombo, già consigliere di Agenda Digitale, definisce su Il Sole24ore «una specie di socio occulto che praticamente senza rischi incassa soldi che di fatto delocalizzano il turismo trasferendo all’estero ricchezza creata in Italia grazie al suo patrimonio e alla nostra ospitalità, ma che è sottratta all’imposizione fiscale e al conseguente gettito».

Gli operatori turistici devono comprendere che, in una realtà che è cambiata così velocemente, anche il loro modo di lavorare deve cambiare: ci sono nuove competenze da imparare e mettere in pratica, e comunicare bene online oggi fa parte del loro lavoro. Le destinazioni devono imparare a raccontarsi, coordinare l’offerta in un’ottica di rete, offrire a chi cerca online tutte le informazioni, ma anche le storie e le suggestioni in grado di anticipare l’emozione del viaggio e prolungarne l’esperienza anche dopo il ritorno a casa.

Travel Appeal è una start up che lavora sul tema della reputazione online delle mete turistiche: insieme a loro teniamo un workshop di una giornata dedicato agli operatori turistici, il cui titolo, non a caso, è «Digital Update Travel»: un aggiornamento quanto mai necessario per rimettersi al passo coi tempi. La prossima tappa del corso, dopo un esordio in Liguria e una tappa a Trento durante TravelNext, si terrà a Cesena il 12 maggio.

Investire in questa direzione - sia a livello di istituzioni, sia con scelte aziendali intelligenti - significa percorrere l’unica strada possibile per tornare a crescere, mettendo a frutto quella «Grande Bellezza» che tutto il mondo ci riconosce.

Alessandra Farabegoli 
E' consulente di strategie digitali, blogger, autrice di vari testi sul digital marketing. La prima delle conversazioni - a cadenza mensile - è stata pubblicata il 14 marzo scorso.

Su Twitter: @alebegoli