ROMAGNA MIA | 2017, turismo da record di Manuel Poletti
Turismo, per la Romagna si prospetta un 2017 molto positivo, grazie soprattutto ad una crescita degli stranieri presenti (tedeschi e russi in particolare) a doppia cifra percentuale. Un calendario benevolo (molti ponti in aprile) ed un meteo buono (soprattutto maggio e giugno) hanno già impresso alla stagione un buon andamento.
I dati dei primi sei mesi dell’anno confermano questa tendenza e l’obiettivo posto dall’assessore regionale Andrea Corsini di superare i 50 milioni di presenze per l’anno in corso pare alla portata (nel 2016 furono 48,2 milioni).
In particolare la crescita nel primo semestre è del 7,6% in Emilia-Romagna. Sono i dati elaborati dall’Osservatorio regionale che ha preso in esame anche i dati tendenziali di giugno. Nel primo semestre si sono registrate infatti 17 milioni di presenze e sono in aumento sia gli italiani, sia gli stranieri e tutte le destinazioni.
L’Osservatorio ha fatto una stima anche dell’incidenza del settore sull’economia regionale, anticipando alcuni dati di una ricerca che sarà presentata a settembre. Il turismo occupa 160mila dipendenti, il 9,8% del totale, e produce 14,6 miliardi di valore aggiunto, ovvero l’11% dell’economia regionale.
Con «Destinazione Romagna», ente nato a fine febbraio scorso, inoltre si è messo l’accento sulla parte territoriale a noi più vicina, con l'obiettivo di sviluppare iniziative di promozione e valorizzazione dei territori e sostenere azioni promo-commerciali realizzate dagli operatori privati. A oggi sono cinque le Unioni comunali e 42 i Comuni che hanno aderito all'area vasta di destinazione turistica della Romagna che comprende le province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e anche Ferrara. Numeri molto elevati che rispecchiano le aspettative create su tutto il territorio dal nuovo ente pubblico strumentale che assorbe le funzioni delle Unioni di prodotto e delle Province. Vedremo se già a fine 2017 questo nuovo strumento avrà prodotto risultati concreti positivi.