Aleanna torna a caccia di metano
Gli americani di Aleanna Resources non hanno mollato la presa e sono tornati alla carica per dare la caccia al prezioso metano negli abissi di Alfonsine, Ravenna, Argenta e Comacchio.
La procedura di Valutazione ambientale, passaggio obbligato prima di arrivare al vero e proprio Permesso di ricerca, è stata riattivata dal ministero dello sviluppo economico dopo la pausa necessaria alla società con sede legale in Delaware (Usa) e sede secondaria a Matera per produrre nuova documentazione.
I tecnici si metteranno all’opera per valutare l’effettiva consistenza dei giacimenti con i vibroseis, i particolari camion che andranno a percuotere il terreno con piastre vibranti. L’onda d’urto si propagherà nel sottosuolo e rimbalzerà contro gli strati rocciosi per tornare verso la superficie. Qui verrà captata l’onda di ritorno da centinaia di «geofoni» distribuiti sul territorio. Non verranno realizzate strutture permanenti e, dopo l’indagine, non rimarranno tracce sul territorio.
Gianandrea Baroncini, assessore Ambiente Comune Ravenna
«Siamo contrari, il nostro territorio ha già dato»
«Siamo contrari al Permesso di ricerca e ad ogni eventuale sfruttamento - spiega l’assessore all’Ambiente del Comune di Ravenna, Gianandrea Baroncini -. Penso che il nostro territorio, sotto questo aspetto, abbia già dato. Il nostro approccio alle politiche energetiche nazionali è sempre stato ‘laico’, senza preconcetti, sapendo che il metano è l’energia fossile più ‘pulita’ e gioca un ruolo fondamentale nel passaggio verso le rinnovabili. D’altra parte, il permesso interessa un’area di pregio naturalistico riconosciuta come Zps-Sic e candidata ad entrare nel Mab Unesco (riconoscimento internazionale volto alla valorizzazione della biodiversità e sostenibilità ambientale, nda)». Ma l’ultima parola spetta al Ministero. I cittadini e gli enti territoriali potranno presentare le proprie «osservazioni» al Ministero entro il 4 marzo: documenti che saranno presi in considerazione in sede di conferenza dei servizi, ma non hanno alcun valore vincolante. «Un peccato che la discussione sia stata allontanata dai territori e dagli enti locali come il nostro, che ha sempre dimostrato di essere un interlocutore responsabile e all’altezza - aggiunge Baroncini -. Produrremo le nostre osservazioni, che potranno toccare la pianificazione territoriale e gli aspetti logistici, sperando che vengano tenute nella dovuta considerazione. Se Aleanna ottenesse il via libera alla ricerca, verranno aperte altre procedure prima della vera e propria coltivazione e avremo tempo e occasione per ribadire le ragioni dei territori. Nei prossimi giorni organizzeremo incontri a Sant’Alberto e Savarna per informare la popolazione». (s.sta.)